Assisi

Cartucce nel bosco, “ecco perché non sono di un cacciatore”

A distanza di settimane dal ritrovamento nei boschi intorno a Bettona di un gran numero di bossoli da fucile da caccia abbandonati, con conseguenti critiche all’attività venatoria, non è stata fatta chiarezza su chi sia il responsabile.


Bossoli di cartucce da caccia
abbandonati nel bosco


I cacciatori ritengono comunque impossibile che sia il risultato di una battuta di caccia. Troppi i bossoli, centinaia, trovati tutti insieme in un solo punto. Dove, tra l’altro, non è presente né un capanno né un appostamento naturale.

E poi ci sono altre anomalie. I bossoli sembrano disposti in modo molto preciso. E sono di tante, troppe differenti tipologie.

Poi la distanza: le cartucce sono sparse a 360° ed a diversi metri di distanza, senza nemmeno lo spazio dove teoricamente dovrebbe essere stato il cacciatore. I fucili, se automatici lanciano il bossolo, sempre dallo stesso lato ed alla stessa distanza. Se non automatici, il bossolo viene estratto manualmente dal cacciatore che di certo non lo lancia a destra, sinistra davanti e dietro.

Ipotesi bossoli dal tiro a piattello

Molto più facile credere – ipotizza un nostro lettore, cacciatore, che si è interessato della vicenda – a bossoli recuperati nel tiro al piattello. Quindi di tante tipologie ed in gran numero e poi sparsi malamente nel bosco, per accusare chi svolge attività venatoria. Di una cosa sono certi i cacciatori: quel gesto incivile non è frutto di attività venatoria.