“Senza un contratto di fornitura dell’energia, fermeremo l’azienda“. L’allarme è di Franco Graziosi, amministratore delegato delle Cartiere di Trevi, impegnato in questi giorni in una vera campagna di sensibilizzazione e mobilitazione a difesa del settore che, da solo, muove 1,4 per cento del Pil italiano.
Il tema è che il 1 ottobre inizierà l’anno termico e le aziende energivore come le cartiere hanno bisogno di un contratto con un fornitore che garantisca energia e un prezzo fisso. Nessun fornitore è però in grado di farlo, se non chiedendo di fatto prima le garanzie economiche alle aziende. Un momento dunque davvero complesso, che Graziosi ha spiegato anche in tv: “La filiera della carta fattura l’1,4 per cento del Pil e noi non abbiamo un contratto con un fornitore”.
“Servono garanzie – ha proseguito Graziosi parlando con il giornalista Nicola Porro su Rete4 – se non riusciremo a chiudere un contratto ci fermeremo e come noi, tutte le cartiere italiane. Con la conseguenza che i prodotti che troveremo al supermercato non saranno più fatti in Italia ma all’estero. E fermeremo anche la raccolta della carta, che non potrà più essere conferita nei nostri piazzali“.