Uno degli episodi più forti che ricorda è quello di una piccola azienda a conduzione familiare, travolta da cartelle esattoriali inaspettate
“Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà.”— Antoine de Saint-Exupéry. Parole, tanto semplici quanto potenti, che racchiudono un invito profondo e rivoluzionario: smettere di vivere nella sola ripetizione quotidiana e scegliere, ogni giorno, di tendere lo sguardo oltre i confini del possibile.
È un’esortazione alla responsabilità individuale, perché ogni sogno, per diventare reale, pretende coraggio nel suo inseguimento e disciplina nella sua costruzione. La speranza, da sola, non basta. Occorre trasformarla in obiettivi concreti, in scelte ponderate, in azioni precise che sappiano dare corpo a ciò che è ancora solo un’idea. In quest’ottica, le parole di Saint-Exupéry diventano una bussola per navigare tra le sfide di ogni giorno, un faro acceso a ricordarci dove dirigere la nostra energia e il nostro entusiasmo.
La storia di Guido
È con questa forza, fatta di speranza e determinazione, che prende vita la storia di Guido Colletti. La sua non è semplicemente la traiettoria di un professionista, ma quella di un uomo che ha intrecciato la propria esistenza attorno a una visione chiara: portare benessere a chi vive momenti di difficoltà, restituendo serenità dove regna l’ansia.
Fin da giovanissimo, Guido sentiva dentro di sé qualcosa che andava oltre una semplice ambizione professionale. Era una spinta interiore, profonda e inarrestabile,
“Desideravo vivere per restituire serenità,” confida Guido emozionato. Non era un sogno passeggero, era una chiamata autentica, che lo ha portato, nel tempo, a coltivare competenze fondamentali come l’ascolto empatico, l’abilità nell’analizzare situazioni complesse e la creatività nel progettare soluzioni costruite su misura.
A ben guardare, quell’incontro precoce con la propria vocazione ha rappresentato il primo vero banco di prova della sua capacità di leadership. Guido ha imparato ad ascoltare le paure degli altri, a trasformarle in domande utili, a decifrare il linguaggio del disagio per tradurlo in piani d’azione concreti. Non si trattava soltanto di diventare un buon consulente, era qualcosa di più profondo, che coinvolgeva la dimensione umana, relazionale. Mettere la persona prima dei numeri, e non viceversa, è diventata la cifra del suo approccio. E in un mondo, come quello delle cartelle esattoriali e dei debiti, spesso vissuto con distacco e timore, Guido ha scelto di partire dalla fiducia, dimostrando che la passione di una sola persona può cambiare completamente l’esperienza di chi si affida a lei.
In fondo, l’“incontro con il sogno” non è stato per Guido un evento isolato, ma il filo rosso che ha orientato ogni sua decisione. Ha capito che sognare non basta, serve impegno quotidiano per costruire, passo dopo passo, le fondamenta di un progetto che abbia un impatto reale, tangibile. Solo così un sogno prende forma, trasformandosi in realtà. E nel farlo, diventa luce per chi è in cerca di speranza.
Il punto di svolta
Il momento che cambia tutto per Guido arriva quasi all’improvviso, ma con il sapore delle cose che erano già scritte nel destino. Accade durante un incontro di BNI – Business Network International – l’organizzazione che ha fatto del networking strutturato il cuore pulsante della sua filosofia. Appena varcata la soglia della sala, Guido avverte subito un’energia diversa da quella a cui era abituato. Non la rigidità di un evento formale, ma la vitalità autentica di una rete viva, fatta di occhi che si incontrano per ascoltare davvero e mani tese non per forma, ma per offrire possibilità reali. In pochi istanti, capisce che lì ogni presentazione non è un esercizio di stile, ma un potenziale ponte verso una collaborazione vera. Ogni scambio di biglietti diventa un gesto di fiducia.
In quell’ambiente impregnato di entusiasmo e concretezza, Guido coglie con chiarezza che le relazioni, quelle autentiche, non servono solo a espandere la rubrica, servono a costruire valore condiviso. E quando iniziano ad arrivare le prime richieste di consulenza – da privati sopraffatti da cartelle esattoriali e da imprenditori in cerca di un approccio più umano alla gestione finanziaria – sente di aver trovato il segnale che da tempo attendeva.
Da lì in poi, non si limita a far crescere il proprio portafoglio clienti: costruisce una visione. Una proposta nuova, concreta, integrata che da quel momento in poi sarà la sua ragione di vita al punto di decidere di trasferirsi in Umbria proprio per dar vita a questo progetto con il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione con l’incarico di sviluppare questi aspetti. Un progetto che abbraccia due mondi che fino ad allora sembravano lontani, quello dell’assistenza tecnica su questioni tributarie e quello, più personale, della consulenza finanziaria su misura.
L’obiettivo è chiaro: non offrire solo una soluzione, ma un percorso completo, che analizzi le cause profonde e proponga risposte sartoriali, modellate sulle reali esigenze delle persone.
Nel giro di poche settimane, Guido dà vita a una rete di alleanze con professionisti complementari quali, avvocati specializzati in contenzioso tributario, commercialisti capaci di ripensare i bilanci con visione strategica, consulenti del lavoro pronti a gestire rientri complessi, e persino psicologi del debito.
L’approccio umanistico
Perché Guido sa bene che la crisi economica, spesso, non è solo un fatto di numeri, ma anche e soprattutto una questione di emozioni, paure, dignità da ricostruire.
“Ogni storia che incontro è una sfida unica. Non esistono soluzioni prefabbricate: vanno create con creatività e tenacia, cucite addosso alle persone come un abito sartoriale” prosegue soddisfatto Guido.
Questa visione su misura non è solo una dichiarazione d’intenti, ma la vera anima del suo lavoro. La capacità di mettere insieme competenze diverse, unirle in una regia armonica, è ciò che rende il suo approccio trasformativo. I clienti, infatti, non si trovano semplicemente davanti a un consulente: trovano un team, una rete di sostegno che li accompagna passo dopo passo. Un gruppo che sa ascoltare le paure, restituire fiducia e tracciare percorsi concreti verso un futuro più sereno. È un metodo che va oltre il servizio tecnico, diventa relazione, fiducia, impegno reciproco. Una relazione in cui la transazione lascia spazio alla connessione umana, fondata su valori profondi di lealtà e scambio autentico.
Il trasferimento in Umbria e il potere della rete
Questa rinascita prende pienamente forma un anno fa, quando Guido sceglie di trasferirsi in Umbria, terra accogliente e fertile di nuove possibilità. È qui che incontra Stefano ed Eleonora Baldassari, menti e cuori dietro il progetto “STEL CONSULTING. Due professionisti con la stessa visione etica e la voglia concreta di lasciare un segno. Con loro, ciò che inizia come una semplice collaborazione prende rapidamente forma in una vera alleanza. Insieme incontrano persone, affrontano nuovi problemi e trovano soluzioni innovative. Ogni incontro non solo fortifica la rete, ma diventa catalizzatore di nuove idee, di sinergie sempre più forti e di iniziative capaci di generare cambiamento. L’energia che nasce da questa unione è tangibile. Ogni stretta di mano, ogni nuovo progetto, ogni confronto porta un impulso positivo. Guido ha la consapevolezza di aver intrapreso un cammino che non solo onora la sua missione iniziale — portare serenità dove regna la paura — ma la amplia, la rafforza, la trasforma in un movimento collettivo in cui l’impegno personale diventa forza condivisa.
Il networking, spesso, viene ridotto a un banale scambio di biglietti da visita tra perfetti sconosciuti. Ma BNI è molto di più: è un ecosistema vivo, fondato su un principio semplice e rivoluzionario: il Givers Gain®, chi dà, riceve. Un patto non scritto che cambia le dinamiche. Qui ogni partecipante, che sia imprenditore, libero professionista o consulente, non pensa solo al proprio business, ma si impegna davvero a generare valore per gli altri.
È lì, in quell’ambiente fatto di sguardi sinceri e parole di supporto, che Guido ha trovato un motore inesauribile. Per lui, BNI non è solo un luogo dove si fanno affari, ma un vero laboratorio di innovazione relazionale. Un luogo in cui ogni legame, se nutrito con cura, può diventare il trampolino per costruire qualcosa di più grande.
Guido lo sintetizza con un’immagine che gli appartiene: “È come far parte di un’orchestra: ognuno suona il proprio strumento, ma insieme creiamo armonie che nessuno potrebbe generare da solo.”
In quegli sguardi di incoraggiamento, in quelle parole di stima, Guido trova l’energia per affrontare ogni nuova sfida. Per lui, BNI non è solo un luogo dove far crescere il lavoro, ma una vera officina di relazioni sincere, un laboratorio permanente di idee e alleanze, dove ogni connessione può diventare il punto di partenza per qualcosa di grande. Nessun percorso è lineare. Ogni storia di successo ha le sue ombre, le sue salite, i suoi inciampi. Guido lo sa bene.
Una storia di rinascita
Uno degli episodi che ricorda con maggiore intensità è quello di una piccola azienda a conduzione familiare, travolta da cartelle esattoriali inaspettate. Una coppia di artigiani, anni di sacrifici alle spalle, si trovava sull’orlo del baratro.
“Erano distrutti,” racconta Guido, “con lo sguardo spento e il terrore di dover rinunciare a tutto.”
In situazioni così complesse, non basta applicare una norma. Serve creatività, empatia e lavoro di squadra. Colletti riunisce attorno a quel caso un team affiatato: un avvocato tributarista, un commercialista esperto in ristrutturazioni di debiti, un consulente del lavoro e perfino uno psicologo del debito. Insieme, analizzano ogni dettaglio e individuano una strada alternativa: un accordo rateale personalizzato, studiato sulle reali possibilità di incasso dell’azienda.
Un piano che non solo alleggerisce il peso, ma restituisce respiro alla liquidità quotidiana. “Quando abbiamo presentato il piano ai coniugi, ho visto la speranza tornare nei loro occhi. È stato come assistere a una rinascita” sorride soddisfatto raccontando quel ricordo.

La consulenza strutturata
Quella gratitudine ha lasciato un segno profondo. Per Guido, quel successo non è stato solo tecnico, ma umano. Ogni traguardo raggiunto è diventato una pietra miliare nel suo cammino, una conferma che sta andando nella direzione giusta. E tra i successi più recenti, spicca il lancio del servizio di consulenza strutturata. Una risposta concreta per aiutare privati e PMI anche a distanza. In pochi mesi, più di cinquanta adesioni da tutta Italia. Una sfida vinta, anche contro gli scetticismi iniziali.
“In tanti pensavano che un nuovo format di consulenza, in un settore così tradizionalmente ‘fisico’, non avrebbe funzionato. Ma abbiamo dimostrato che fiducia e competenza sanno viaggiare anche oltre gli schemi,”prosegue soddisfatto.
E proprio in questo, Guido ha imparato una lezione preziosa: ogni ostacolo, se affrontato con intelligenza e cuore, può diventare un trampolino per crescere.
“Stel Consulting” non è solo un nome: è una visione. Un network che unisce professionisti diversi – avvocati, revisori legali, commercialisti, psicologi del debito – tutti mossi dallo stesso intento, quello di offrire un supporto integrato, etico e profondamente umano” spiega Guido. Il loro primo incontro ufficiale avviene a Foligno, durante un convegno sulla finanza etica. Un clima elettrico, denso di parole nuove e prospettive rivoluzionarie. Si parla di credito responsabile, di crisi vissute come opportunità, di strumenti pensati per non lasciare nessuno indietro.
Da allora, Guido, Stefano e Eleonora non si sono più fermati. La loro sintonia ha superato la dimensione professionale per diventare complicità progettuale. Hanno portato la loro visione tra le persone, coinvolgendo professionisti ed imprenditori, associazioni territoriali. Ogni evento è un’occasione di dialogo autentico, un invito a riflettere, capire, reagire.
Guido lo racconta con fierezza: “Con Stefano condivido il sogno di un’economia più equa; con Eleonora trovo la forza di tradurre quel sogno in azioni. Insieme brilliamo più forte.”
Il loro impegno ha già prodotto risultati concreti. Aziende salvate da chiusure inevitabili, famiglie tornate a sorridere, colleghi che hanno arricchito le proprie competenze. E la costellazione continua ad espandersi, pronta ad accogliere nuove storie, nuovi progetti.
La visione del futuro
Ma Guido guarda sempre avanti. Non si accontenta di ciò che ha costruito: sogna in grande. Il suo prossimo passo è trasformare il modello in un network di franchising nazionale, per portare il suo approccio integrato ovunque in Italia. Non è solo un piano di espansione, è una missione educativa. Formare professionisti che sappiano ascoltare davvero, lavorare in sinergia, mettere la persona al centro.
Il percorso che immagina prevede affiancamento completo. Formazione tecnica su fisco e normativa, ma anche training su competenze relazionali, gestione dello stress, empatia.
Ogni futura “stella” avrà un toolkit operativo, processi testati, modelli e software dedicati, oltre a una rete di mentoring per garantire qualità uniforme su tutto il territorio. Questa visione nasce dalla convinzione che il sapere accumulato non debba restare patrimonio di pochi, ma diventare valore condiviso. Un sapere capace di adattarsi ai contesti locali, ma fedele nei principi: competenza, etica, umanità.
“La passione è il carburante dell’anima.” Con queste parole, Guido chiude il suo pensiero. Per lui, la passione non è un lusso: è il motore di tutto. È ciò che rende possibile trasformare la fatica in energia, il dubbio in ricerca, il sacrificio in senso. Seguire ciò che si ama è una responsabilità verso sé stessi, certo. Ma anche verso gli altri. Perché le idee nate dal cuore hanno la capacità di contagiare positività, di lasciare un’impronta vera.
In un’epoca che premia la fretta e la quantità, Guido Colletti ha scelto il significato e la qualità. Invita ognuno a fare altrettanto, a non aspettare il momento perfetto, ma a partire. A trasformare i propri sogni in progetti, giorno dopo giorno. A cercare alleanze vere, ad apprendere continuamente, a costruire realtà nuove a partire da un piccolo, grande seme. Quel seme si chiama passione. E, con il coraggio giusto, sa fiorire in qualcosa di straordinario.