Tra gli obiettivi della Carta ci sono quelli di sviluppare un impegno comune affinché questo territorio venga considerato nella sua unitarietà
“Organizzare e pianificare la tutela e la valorizzazione dell’intero territorio dei Monti Martani con una strategia condivisa tra tutti i Comuni nel cui territorio è compresa una parte del massiccio montuoso che caratterizza la parte centrale dell’Umbria”: questo è l’obiettivo della Carta dello Scoppio, alla quale anche il Comune di Terni ha deliberato di aderire con un atto di giunta proposto ieri 7 dicembre dal sindaco Leonardo Latini.
“I Martani – si legge nella Carta – devono poter essere tutelati come parco culturale, come bene comune e come ecosistema”.
“Nel nostro territorio comunale – dice il sindaco Leonardo Latini – c’è una parte importante dei Monti Martani: la montagna di Cesi, il monte Eolo, con il pianoro di Sant’Erasmo, il monte Torre Maggiore che raggiunge i 1120 metri d’altezza con la straordinaria area archeologica dei templi, l’intera Valserra con i suoi borghi e le sue chiese molto interessanti, senza dimenticare la fascia pedemontana da Rocca San Zenone a Piedimonte fino a Pozzo Saraceno e a Cesi e poi fino a Carsulae e alla Romita: un patrimonio naturale e culturale che merita grande attenzione”.
“In questi ultimi anni ci sono state molte iniziative per la valorizzazione delle nostre montagne alle quali come amministrazione abbiamo cercato di dare sostegno, con i cammini, gli sport outdoor, gli interventi sulla sentieristica e una più generale attenzione alla cultura di questi luoghi. Con l’adesione alla Carta dello Scoppio contiamo di dare il via ad una serie d’iniziative congiunte anche con i Comuni di Acquasparta, che ne è stato il promotore, di Massa Martana, San Gemini, Spoleto, Giano, con le associazioni del territorio, il Cai, le Pro Loco, finalmente in maniera coordinata”.
La Carta dello Scoppio
La Carta dello Scoppio nasce da un’iniziativa organizzata lo scorso 17 luglio nel borgo abbandonato dello Scoppio al centro dei Monti Martani, nel Comune di Acquasparta. A Scoppio si sono riuniti simbolicamente i rappresentanti dei Comuni del comprensorio e delle associazioni interessate alla tutela della montagna.
Tra gli obiettivi della Carta, fatti propri anche dal Comune di Terni, ci sono quelli di “sviluppare un impegno comune affinché il territorio dei Monti Martani venga considerato nella sua unitarietà e diventi un patrimonio condiviso dell’area vasta compresa tra i Comuni che ne fanno parte, tra le province della regione Umbria di Terni e Perugia; individuare comuni strategie, strumenti di confronto, proposta, decisione, promozione, progettazione e ricerca di finanziamenti; individuare e attivare strumenti e piani di comunicazione condivisi rispetto al territorio dei Monti Martani; costituire specifici tavoli tematici (per ambiti di interesse legati a accoglienza, sport outdoor, attività agricole, allevamento, comunicazione, progettazione e altro da definire) con il coinvolgimento della Regione Umbria, delle Province di Terni e Perugia, dell’Afor, del CAI, delle Pro Loco e delle associazioni ambientali, culturali, sportive e di categoria in riferimento alle diverse attività interessate; costituire un comitato tecnico-scientifico in accordo tra i soggetti firmatari della Carta”.
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