La presidente della Commissione Europea fa riferimento al caso emblematico dell'azienda tifernate, costretta a rimodulare orari di lavoro con turni dalle 5 di mattina per sopravvivere
Ceramiche Noi, azienda di Città di Castello leader nel settore, è stata “presa ad esempio” questa mattina (14 settembre) da Ursula von der Leyen, durante il suo discorso all’Unione a Strasburgo.
La presidente della Commissione Europea, che ha parlato della crisi ucraina e del caro prezzi dell’energia dovuto proprio a questo conflitto, ha fatto riferimento al caso emblematico della fabbrica tifernate che, proprio per contrastare l’aumento dei costi, è stata costretta a rimodulare orari e turni di lavoro dei suoi dipendenti, iniziando la produzione dalle 5 di mattina per ottimizzare i consumi (a quell’ora infatti i costi sono minori, ndr).
“Pensate a chi lavora nella ceramica in Italia centrale – ha detto Ursula von der Leyen nel suo intervento – che ha deciso di cambiare i turni per risparmiare energia, dovendo andare al lavoro la mattina presto per una guerra che non hanno scelto. Immaginate i genitori che devono uscire di casa presto, quando i bambini stanno ancora dormendo. Questo è un esempio su un milione di europei che si adattano a questa nuova realtà. La nostra Unione deve prendere esempio dalla sua gente. Ridurre la domanda energetica durante le ore di punta farà durare più a lungo l’offerta e farà scendere i prezzi”.
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“Anche ai massimi livelli istituzionali europei come avvenuto oggi – ha dichiarato il sindaco di Città di Castello – le eccellenze artigianali del territorio sono balzate agli onori della cronaca internazionale a testimonianza del dinamismo della nostra realtà, al tempo stesso però esempio emblematico della sofferenza in cui versano le aziende a maggiore vocazione energivora come quelle del settore ceramico. Ora più che mai, anche dopo questo passaggio significativo in ambito europeo, occorre mettere in atto da subito misure strutturali concrete, al fine di non pregiudicare le eccellenze produttive come quella citata dalla Presidente e tante altre in settori artigianali ed industriali diversi. Come tutte le aziende del nostro territorio avranno sempre il Comune dalla loro parte”.
Anche in occasione della recente mostra “Extra terris”, svoltasi a Città di Castello al palazzo del Podestà, che ha registrato tra l’altro la presenza di Ceramiche Noi, il segretario dell’associazione Italiana città della Ceramica Giuseppe Olmeti aveva lanciato a nome di tutto il settore un vero e proprio appello alle istituzioni ad attuare interventi immediati per scongiurare la chiusura delle aziende.