Sanità umbra, l’Anaao Assomed (L’Associazione dei medici dirigenti) lancia l’allarme sulla carenza di personale, in particolare nel Dipartimento dell’emergenza-urgenza (i pronto soccorso) nella Usl Umbria 1.
“Da anni ormai – accusa il sindacato – la scorretta programmazione degli ingressi in specializzazione associata alle condizioni lavorative inaccettabili di chi lavora in PS, hanno reso tali reparti luoghi in carenza costante di personale, dove coloro che rimangono in trincea sono sempre più in affanno. Ormai molti turni nei vari Pronto Soccorsi e nei Reparti sono scoperti. Purtroppo questa non è una novità, sono carenze note e ormai croniche che non sono mai state affrontate in maniera strutturale, fino ad ora i servizi si sono mantenuti aperti solo grazie agli sforzi del personale che lavora, già da molto tempo, in condizioni di disagio”.
Non convince la soluzione proposta, di risolvere temporaneamente la carenza di personale utilizzando altri specialisti, come cardiologici, neurologi, chirurghi. Una soluzione ritenuta irrispettosa nei confronti dei pazienti e rischiosa per gli stessi operatori, esposti ad evidenti rischi medico-legali. Oltre al fatto che ciò porterebbe a ridurre l’attività in altri servizi, finendo con l’allungare le liste d’attesa.
“Ad aggravare ulteriormente la situazione – denuncia ancora Anaao Assomed – è l’inaccessibilità dei Servizi di Diagnostica nei vari ospedali. Lavorare in un Pronto Soccorso senza una Radiologia e un Laboratorio analisi h24, senza rianimatori e consulenze specialistiche è da considerare non sicuro sia per gli operatori che per i cittadini”.
Temi sui quali la Segreteria aziendale ANAAO Assomed USL Umbria 1 chiede un incontro urgente con i rappresentanti degli operatori sanitari, politici e cittadini.