Il sindaco di Città di Castello Luca Secondi chiederà incontro a Regione e Usl "Tifernati e altotiberini devono poter effettuare vaccino nel proprio territorio. Bisogna cambiare marcia"
Sono giorni caldi per avere la terza dose di vaccino anti Covid, dove la corsa alla prenotazione, qualche giorno fa, ha letteralmente intasato anche il sito della Regione, con gli utenti che si sono imbattuti inevitabilmente, per ore e ore, sulla dicitura “In questo momento non ci sono posti liberi. Riprova in un altro momento“.
Ma in Altotevere, come al solito, il problema si arricchisce di più sfaccettature. Ad oggi (sabato 27 novembre), infatti, sebbene il tentativo di prenotazione vada a buon fine, l’utente di turno si ritrova davanti ad una schermata con soli 5 centri vaccinali disponibili: quelli di Tavernelle (paradossalmente il più vicino, a 73 km di distanza), Marsciano, Orvieto Scalo, Fabro e Norcia.
Sul caso è intervenuto il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, che chiede a gran voce tempi rapidi per la somministrazione della terza dose in Valtiberina ma anche interventi sulle carenze dei servizi ospedalieri: “Bisogna assolutamente cambiare marcia, perché sul versante dell’emergenza Covid 19 c’è una campagna vaccinale da portare avanti con vigore e perché l’ospedale tifernate deve disporre di personale e attrezzature adeguati per rispondere ai cittadini”.
Secondi ha anche annunciato che, nei prossimi giorni, chiederà un incontro a Regione e Usl Umbria1 per aprire il confronto proprio sulla situazione del sistema sanitario altotiberino: “In Umbria negli ultimi 2 giorni sono raddoppiate le prenotazioni per la terza dose e crediamo che tifernati e altotiberini debbano avere l’opportunità di effettuarla rapidamente e nel proprio territorio”. La disponibilità “più vicina” ad oltre 70 km di distanza, per il sindaco, è infatti dovuta “ad una carenza di medici e infermieri nei centri vaccinali comunali dell’Altotevere, che va assolutamente superata”.
“Ecco perché – continua Secondi – è indispensabile implementare subito la capacità di risposta della sanità territoriale alle aspettative degli utenti che devono ricevere l’immunizzazione dal virus. Bisogna recuperare terreno anche all’ospedale tifernate – aggiunge -: servono interventi urgenti per il potenziamento di risorse umane, a cominciare dagli anestesisti, l’ammodernamento della strumentazione diagnostica e la sistemazione degli spazi esterni, con l’avvio dei lavori su parcheggio e viabilità di competenza dell’Usl. Utenti e operatori testimoniano da tempo queste e altre criticità: è venuto il momento programmare investimenti e garantire risposte all’altezza delle aspettative”.