Dopo le richieste, le polemiche e le denunce l’Umbria tornerà ad avere la sede di un provveditorato per le carceri. Non più dunque il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria insieme alla Toscana che da tempo viene osteggiato dai sindacati di polizia penitenziaria visti i problemi che ne sono derivati negli ultimi anni, ma l’Umbria sarà accorpata a Molise e Abruzzo, con il nuovo provveditorato che avrà sede a Perugia.
Il provvedimento che a breve dovrebbe essere realtà è stato proposto dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari che nei mesi scorsi si era interessato particolarmente al problema dei penitenziari umbri.
Plauso viene espresso dalla presidente della Giunta regionale Donatella Tesei: “Accolgo con grande piacere la proposta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ringrazio, sull’istituzione di un nuovo provveditorato regionale per le carceri a Perugia, una richiesta che ho più volte reiterato anche allo stesso sottosegretario“.
“Sia nella sua visita in Umbria – ha continuato la presidente – sia in successivi incontri presso il Ministero, mi sono fatta portavoce della necessità di un provveditorato regionale umbro alla luce del rapporto, il più alto d’Italia, fra abitanti e popolazione detenuta. Condivido, come espresso dal sottosegretario Ostellari, la necessità che l’iniziativa possa concretizzarsi al più presto“.
A salutare con soddisfazione l’annuncio del provvedimento è anche la Lega, attraverso il segretario regionale Riccardo Augusto Marchetti, il deputato Virginio Caparvi ed il consigliere regionale Manuela Puletti: “Dopo 8 anni, il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria torna in Umbria, una vittoria importante per la nostra regione e per la Lega che ha sempre creduto in questa necessità”. Secondo i tre esponenti leghisti, il sottosegretario Ostellari ha “dato seguito alle battaglie promosse da alcuni anni dai parlamentari Umbria della Lega e dalla presidente Donatella Tesei per il ripristino a Perugia di un presidio fondamentale per la sicurezza”. Viene inoltre ricordato che di recente è stata approvata anche una mozione in consiglio regionale a firma Puletti, Mancini e Castellari, costruita grazie all’importante apporto del Sappe e del Segretario Nazionale per l’Umbria Fabrizio Bonino.
“Questa importante novità – aggiungono Marchetti, Caparvi e Puletti – permetterà alla nostra di Regione di gestire autonomamente le dinamiche che interessano le carceri umbre e intervenire sulle criticità con maggiori strumenti a disposizione”.
Soddisfatto a metà il sindacato Uilpa polizia penitenziaria. “La scelta di scorporare le carceri dell’Umbria dalla circoscrizione toscana è senz’altro positiva e da sostenere, muovendo seppur timidamente verso la correzione dei gravi errori perpetrati con le politiche d’improbabile spending review degli anni passati e che, in realtà, oltre a molte disfunzionalità operative e gestionali, hanno finito per causare l’aumento della spesa. Tuttavia, la creazione di un’altra maxi-circoscrizione entro cui accorpare gli istituti penitenziari, oltre che dell’Umbria, anche di Abruzzo e Molise, virando peraltro rispetto alle previsioni del decreto-legge n. 75 del giugno scorso, è destinata a ingenerare ulteriori problematiche e ad allontanare ancora di più importanti carceri dai centri decisionali, come per esempio quello destinato ai detenuti al 41-bis dell’ordinamento penitenziario dell’Aquila”. Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, commentando l’ipotesi di revisione del regolamento d’organizzazione del Ministero della Giustizia rispetto alla quale si sono registrate anche le dichiarazioni, invece entusiastiche, del Sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Ostellari.
(articolo in aggiornamento)