In carcere a Terni con un mini telefono, trovato nella sua cella, gestiva la distribuzione della droga proveniente dal Perù, grazie ad alcuni sodali con base a Roma.
Sarebbe questa la posizione di un detenuto nella casa circondariale di Vocabolo Sabbione e di un altro, nel carcere di Frosinone, che facevano parte di una solida organizzazione per l’importazione, la distribuzione e lo spaccio di cocaina proveniente dal Sudamerica.
E’ questa una piccola parte della più ampia operazione “Domingo”, portata avanti dai carabinieri del comando provinciale di Roma. Il risultato ad oggi è quella di un’ordinanza cautelare nei confronti di 21 persone, emessa dal Tribunale della capitale, su richiesta della Procura Antimafia.
Le lunghe indagini hanno portato i militari dell’Arma a scoprire un sodalizio criminale composto cittadini italiani (romani e calabresi) e stranieri, vicino alla ‘ndrangheta.
L’organizzazione operava a Roma e provincia, con intermediari sudamericani per l’acquisto ed il finanziamento di ingenti grosse quantità di cocaina.
In questo quadro i due detenuti, nonostante la detenzione erano riusciti a continuare le loro attività di coordinamento dello spaccio.