“È ora di finirla con questo ‘buonismo’ da parte della direzione del carcere. Se nessuno interverrà per ripristinare una situazione di sicurezza, siamo pronti a proteste clamorose, anche ad incatenarci ai cancelli di ingresso della struttura” – queste le parole di Fabrizio Bonino del Sappe dopo l’aggressione di lunedì mattina a 4 guardie carcerarie nella casa circondariale di Vocabolo Sabbione.
L’episodio di violenza si aggiunge a una escalation che, negli ultimi tempi, ha interessato il carcere ternano con assidua frequenza. Il Sappe, che denuncia il fatto, chiede che intervenga il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando: “Un’evidente pessima organizzazione lavorativa e detentiva della struttura – dice Donato Cepece – La grave aggressione ai quattro poliziotti Terni, feriti e vittime di una violenza assurda e ingiustificata è sintomatica di un’ingovernabilità e di una disorganizzazione da parte del direttore del carcere e del comandante del reparto di polizia penitenziaria. L’amministrazione della giustizia regionale e nazionale non possono continuare a restare inerti, ma devono procedere ad avvicendamenti con altri dirigenti e funzionari, evidentemente più stimolati professionalmente”.
Secondo quanto riferito dal segretario regionale del Sappe, Fabrizio Bonino: “La violenza, improvvisa e ingiustificata è stata messa in atto lunedì mattina da due detenuti italiani ristretti per il reato di spaccio di droga. I due hanno aggredito un agente mentre era in atto il controllo e la battitura delle inferriate della finestra, evidentemente ‘infastiditi’ dall’operazione. Le urla dell’aggredito hanno portato all’intervento di altri agenti della polizia penitenziaria e alla fine sono rimasti feriti quattro ‘baschi azzurri’, tre medicati in carcere e un quarto costretto a rivolgersi al pronto soccorso cittadino. A loro va la nostra vicinanza e solidarietà, ma questa spirale di violenza che caratterizza da troppo tempo il carcere di Terni è inaccettabile”.