Le carcasse di auto erano poggiate direttamente sul terreno, su cui si vedono ampie chiazze di olio. Una situazione rivelata attraverso le ricognizioni aree, prima del blitz all’interno dell’attività di autodemolizione.
Le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Perugia, in collaborazione con la Sezione Aerea di Pratica di Mare, hanno denunciato un uomo per diversi reati previsti dal “Testo Unico Ambientale, responsabile di avere accatastato, in maniera abusiva, rifiuti delle tipologie più disparate, tra cui veicoli fuori uso, parti meccaniche, materiale isolante e vetro. In certi casi, il materiale era “appoggiato” direttamente sul suolo senza che fosse presente il previsto strato protettivo di cemento.
I rifiuti, sparsi su di un’area dell’estensione di 9.000 metri quadrati, rischiavano di produrre pericolose infiltrazioni nel sottosuolo: all’interno del deposito sono state rilevate ampie chiazze d’olio e di non meglio identificati liquidi. Inoltre, 7 cassoni contenenti rifiuti erano illegittimamente posizionati al di fuori del terreno in uso alla società, sul territorio comunale.
L’intervento fa parte di un più ampio piano, finalizzato al contrasto degli illeciti contro l’ambiente, che vede la collaborazione tra la componente ordinaria e quella aerea del Corpo della Guardia di Finanza: è proprio grazie a una mirata attività di sorvolo che i militari della Compagnia di Perugia hanno potuto individuare, grazie alle apparecchiature elettroniche di rilevazione installate sui velivoli, il terreno abusivamente adibito a discarica. L’imprenditore rischia l’arresto e decine di migliaia di euro di ammenda. L’area su cui erano “stoccati” i rifiuti e i cassoni è stata sottoposta a sequestro. Il servizio testimonia la trasversalità dell’azione del Corpo (che vanta, tra le Forze di Polizia, la flotta aerea più numerosa), impegnato nel contrasto a ogni forma di illegalità economico-finanziaria, compresi i cosiddetti “reati ambientali”, anche attraverso il ruolo fondamentale della componente aeronavale.