A seguito di un controllo in una nota azienda di recupero e soccorso veicoli nella prima periferia di Città di Castello (che fino ad alcuni anni fa era accreditata anche come depositeria giudiziaria), i carabinieri tifernati, nei giorni scorsi, hanno denunciato due persone in stato di libertà.
Gli accertamenti, che hanno visto impegnati anche i Forestali, hanno infatti consentito di constatare “una situazione molto preoccupante, con gravi ripercussioni per l’ambiente”.
Su un’area di circa 4.000 mq sono state trovate circa 90 carcasse di auto e 40 di motoveicoli, che sarebbero stati tutti stoccati in totale mancanza di precauzioni.
Alcuni mezzi giacevano nel “cimitero di auto” addirittura da decenni, esposti agli agenti atmosferici e lasciati fermi direttamente sul terreno, dove negli anni potrebbero essere defluiti liquidi molto pericolosi e inquinanti come acidi e olio presenti in batterie e motori, nonché altre sostanze inquinanti frutto del logorio nel tempo.
A conclusione delle verifiche, svoltesi con il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, i presunti responsabili sono stati come detto denunciati per le violazioni ambientali del caso e per le successive valutazioni, mentre l’area in cui sono presenti i veicoli, da considerarsi a tutti gli effetti rifiuti speciali pericolosi, è stata sequestrata con tutte le vetture e le due ruote al suo interno, per consentire agli investigatori l’esecuzione degli ulteriori accertamenti necessari.