La Compagnia carabinieri di Spoleto ha un nuovo comandante e, per la prima volta, si tratta di una donna. A comandare l’Arma spoletina (che comprende anche le stazioni territoriali di Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Giano dell’Umbria, Sant’Anatolia di Narco e Cerreto di Spoleto) è arrivato infatti il capitano Teresa Messore.
Trentacinque anni, sposata con un collega e due figli piccoli, dal 2007 al 2013 ha prestato servizio nell’organizzazione addestrativa quale Comandante di Plotone/Insegnante presso il 1° Reggimento Carabinieri Allievi Marescialli di Velletri, dove ha avuto l’opportunità di formare circa 900 Marescialli insegnando diverse discipline professionali e militari. Dal 2013 al 2021 è stato impiegato quale Ufficiale presso il Ministero della Difesa, segnatamente destinato negli Uffici di Stato Maggiore di Persomil, ricoprendo l’incarico di Ufficiale addetto presso il V° Reparto.
A Spoleto è arrivata l’8 settembre, per il suo primo incarico operativo. Una sfida che la vede pronta e determinata, come nel suo carattere. Sostituisce il capitano Aniello Falco, che dopo 4 anni nella città del Festival ha preso servizio a Palermo quale comandante della locale Compagnia carabinieri.
Il capitano Messore ha già incontrato in questi giorni i vari rappresentanti istituzionali del territorio: i sindaci dell’area ed il commissario straordinario Tombesi, l’arcivescovo Boccardo, i vertici delle altre forze dell’ordine. La sua attenzione, spiega lei stessa, sarà rivolta ovviamente al contrasto della criminalità a tutti i livelli, ma con una particolare attenzione ai reati del cosiddetto “codice rosso” e dunque alla tutela di donne e bambini, ma anche anziani spesso vittime di truffe. Impegno ovviamente anche sul fronte della lotta allo spaccio ed al consumo di stupefacenti. L’ufficiale dell’Arma a Spoleto avrà anche un compito più istituzionale: interfacciarsi con la produzione della fiction Don Matteo. Nella quale tra l’altro a guidare i carabinieri nelle ultime tre stagioni è proprio una donna: Maria Chiara Giannetta nei panni del capitano Anna Olivieri.
L’Arma dei carabinieri – spiega la comandante della Compagnia di Spoleto – vede la presenza di stazioni dislocate sul territorio, prossime al cittadino: “noi ci siamo sempre, non solo per fare denunce, ma anche per un consiglio in un momento di sconforto, il carabiniere c’è sempre”.
Poi l’appello a segnalare situazioni particolari, sospetti casi di maltrattamenti soprattutto quando nelle case sono presenti anche dei bambini. “Il cittadino deve aver fiducia in noi” aggiunge il capitano Teresa Messore. Dunque l’invito è a vicini di casa o persone vicine alle famiglie dove c’è il sentore di situazioni sospette a segnalare i propri dubbi ai militari dell’Arma: “non dobbiamo per forza intervenire in divisa, possiamo farlo in borghese o semplicemente trovare escamotage per parlare con le donne presunte vittime di violenza che, ricordiamo, non è solo fisica ma può essere anche psicologica“.
Un modo insomma per arginare fenomeni di maltrattamenti prima che sfocino in situazioni più gravi di cui purtroppo sono piene le cronache nazionali.