Un carabiniere di 50 anni, appuntato scelto Emanuele Lucentini, originario di Tolentino, ha perso la vita questa mattina nella caserma dei carabinieri di Foligno. Un colpo d’arma da fuoco, partito accidentalmente, secondo una prima ricostruzione, dalla mitraglietta M12 di ordinanza di un collega che avrebbe raggiunto la vittima alla nuca. Questi aspetti tenuti ancora sotto stretto riserbo sono al momento al vaglio degli inquirenti.
I fatti. Il militare è rimasto ferito mortalmente questa mattina intorno alle 7 al momento del cambio di turno. Sembrerebbe che il fatto sia avvenuto nel cortile della caserma. Lucentini era in servizio da molti anni a Foligno e residente a Spello, era molto noto in città ed era sposato. E’ stato immediatamente soccorso ma le sue condizioni, da subito sembrate molto gravi, si sono fatte disperate e intorno alle 9 e in ospedale a Foligno è stato constatato il decesso. Al momento sono in corso le indagini, i massimi livelli regionali dell’Arma hanno raggiunto la caserma della compagnia di Foligno. Non vi sono al momento altre ipotesi rispetto alla natura accidentale del colpo che ha ferito mortalmente Lucentini.
Cordoglio. Intanto è arrivato anche il messaggio di cordoglio alla famiglia e all’Arma dei Carabinieri da parte del sindaco di Foligno, Nando Mismetti, per la tragica morte dell’appuntato. Il primo cittadino si era recato in ospedale, non appena raggiunto dalla notizia: purtroppo però al suo arrivo Lucentini era già morto. Cordoglio anche da parte della presidente della Regione, Catiuscia Marini, la presidente ha espresso le sue condoglianze nei confronti della famiglia del militare e vicinanza all’Arma dei carabinieri. “Ho formulato già le mie condoglianze al comandante generale dell’Arma dei carabinieri”, queste le parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano, “E’ una cosa tragica – ha sottolineato ancora Alfano – per la quale siamo davvero tutti addolorati”. Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi si è detto “profondamente addolorato” per la morte di Emanuele Lucentini.
La famiglia. Nato e vissuto a Tolentino, Lucentini si era arruolato nell’Arma e da diversi anni viveva a Spello con la moglie Stefania e i figli. Il padre Giancarlo, ex cantoniere, vive a Tolentino con la mamma Vittoria e anche la sorella risiede nelle Marche. “In momenti così tragici – ha detto Pezzanesi – con il cuore pieno di dolore sono particolarmente vicino a tutti i familiari di Lucentini e al papà Giancarlo che noi tutti conosciamo bene e che si è sempre distinto per serietà e per aver lavorato con grande passione e professionalità. Emanuele era entrato convintamente nell’Arma dei carabinieri con l’intento di essere utile agli altri e con la voglia di garantire la legalità e il rispetto delle norme. A nome mio personale e dell’Amministrazione comunale, oltre che della città tutta, esprimo il nostro più sincero e affettuoso sentimento di condoglianze a tutta la famiglia e inoltre siamo vicini all’Arma dei carabinieri e in particolare a tutti quei colleghi che hanno conosciuto e lavorato al fianco di Emanuele, apprezzandone le doti umane e professionali. La citta’ di Tolentino piange oggi uno dei suoi figli migliori”.
Particolari. Nuovi particolari emergono in merito alle indagini che per competenza sta portando avanti la procura di Spoleto. Tra le persone sentite nel pomeriggio anche un carabiniere originario di Spoleto, presente al momento dell’incidente.
Aggiornato alle 18.25