Capodanno relativamente tranquillo nelle piazze umbre, dove in tanti si sono riversati per i festeggiamenti del 2017. A Perugia, Città di Castello e Umbertide si segnalano 6 persone rimaste ferite a seguito dell’uso di fuochi d’artificio, di cui anche un bambino rimasto colpito alle mani. A Terni un giovane di 17 anni ha subito l’amputazione della terza falange del dito medio di una mano. Anche il centralino dei vigili del fuoco ha squillato diverse volte, per circa una trentina di interventi in tutta la provincia di Perugia, a seguito di alcuni piccoli incendi che hanno interessato, tra gli altri, un cassonetto della spazzatura e un terrazzo. Alto il livello di attenzione messo in campo dalle forze dell’ordine, in particolare a seguito degli attentati terroristici verificatisi nelle ultime settimane e su indicazione del Ministero degli Interni. La festa di Capodanno è fortunatamente proseguita tranquilla in Umbria, e non si segnalano particolari danni.
I primi nati a Perugia
A salutare il 2017 emettendo il loro primo vagito sono stati in quattro neonati nella sola nella struttura complessa di Ostetricia del Santa Maria della Misericordia di Perugia. Si tratta di un maschio e tre femmine. Al primo nato, venuto alla luce alle 0:46, è stato dato il nome di Pietro, pesa 3.310 grammi.
Ad assistere la madre Barbara, 30 anni, originaria di Assisi, i medici Donata Delli Ponti, Floriano Ventura e Silvia Pericoli, con l’anestesista Francesco Oliva e l’ostetrica Maria Lisa Becchetti. E’ una femmina l’ultima nata del 2016 e si chiama Arianne, terzogenita di Susanne e Nicolas di origini camerunesi.
A Terni
L’ospedale Santa Maria di Terni ha festeggiato il 2017 con un fiocco azzurro, ma la sala parto è stata ed è ancora molto frequentata in questo primo gennaio.
Il primo nato a Terni è Kevin, un bambino italiano di Calvi che è venuto alla luce 43 minuti dopo il brindisi di mezzanotte con un peso di 2.970 grammi. Alle ore 9,59 della mattina è poi arrivato Gianmarco, italiano, 3.400 grammi alla nascita, alle 10,13 Sofia, ben 4.250 grammi, mentre a Narni ha salutato il primo giorno dell’annno Lavinia, con un peso di 2.905 grammi.
Nel primo pomeriggio inoltre sono nati alle ore 14,45 Elisa di Terni (3.170 grammi) e alle ore 15,51 Filippo, sempre di Terni (3.395 grammi).
Italiana, di Terni, anche l’ultima nata nel 2016: si chiama Viola ed è venuta alla luce alle ore 19,46 del 31 dicembre con un peso di 2.720 grammi.
Come detto, il Pronto Soccorso di Terni chiude il bilancio dei feriti da botti nella notte di San Silvestro con un solo, ma impegnativo, caso: quello di ragazzo di 17 anni che ha subito l’amputazione della terza falange del dito medio di una mano.
Nella Media Valle del Tevere
Il 2016 si è chiuso con 307 parti, in calo rispetto al 2015, di cui solo 85 cesarei rispetto ai 111 dell’anno passato: un buon risultato per l’Ospedale di Pantalla che rispetta le indicazioni regionali e ministeriali. Tutto tranquillo anche sul fronte degli incidenti da fuochi, razzi e petardi.
Ancora nessun neonato all’Ospedale di Branca fino ad oggi. Il 2016 si è chiuso con la nascita di Anna, il neonato numero 400 nel Punto Nascita di Gubbio-Gualdo Tadino: la bimba pesa 2.900 grammi ed è nata proprio ieri alle ore 19:08 da genitori residenti a Gubbio.
Inoltre a Branca nessun ferito in seguito all’uso di fuochi d’artificio e petardi, ma purtroppo 3 intossicazioni dovute all’alcol, di cui sono rimaste vittime dei minorenni: una ragazza 14 anni di Gualdo Tadino questa notte alle ore 1:22 e dimessa nella mattinata; un ragazzo di 15 anni di Gubbio giunto al Pronto Soccorso alle ore 22:40 di ieri e dimesso stamattina. Infine un ragazzo di nazionalità non italiana ma residente a Gualdo Tadino di 16 anni arrivato al pronto soccorso alle ore 1 di oggi e dimesso stamattina.
Alta Valle del Tevere
L’ultimo nato presso il Punto Nascita di Città di Castello è del 30 Dicembre e non sono previsti parti al momento.
Vari accessi per ferite da botti o incidenti per eccesso di alcool e simili al Pronto Soccorso tifernate: un uomo di 41 anni con piccole lesioni al volto, mano, gambe per scoppio di petardo con prognosi 10 giorni; un uomo di 46 anni, scivolato durante i festeggiamenti, con ferita lacera del terzo spazio interdigitale, che tornerà oggi per un controllo radiologico con prognosi di 8 giorni; un ragazzo di 20 anni con intossicazione alcolica; infine una ragazza di 15 anni, sempre per intossicazione alcolica. Tutti i pazienti sono stati dimessi a domicilio.
Vari accessi per ferite da botti o incidenti per eccesso di alcool e simili al Pronto Soccorso di Umbertide: un ragazzo di 18 anni con ferite nella parte superiore volto con frammenti di vetro, prognosi 6 giorni; una donna di 47 anni, con ustioni di primo e secondo grado alla mano destra per scoppio di petardo, prognosi inferiore a 7 giorni; un bambino di 8 anni con ustioni lievi mano sinistra per scoppio di petardo con prognosi inferiore a 7 giorni.
Ieri pomeriggio invece un uomo presentava ferite lacero contuse al volto, al primo e quinto dito della mano destra, per scoppio di petardo, prognosi 10 giorni. Tutti sono stati dimessi a domicilio.
Infine nulla da segnalare nella zona del Trasimeno.
Il bilancio delle nascite – “Nel 2016 ci sono state 2015 nascite, rispetto a 2124 dell’anno precedente (-5% circa, in linea con la tendenza nazionale)”, lo afferma con l’Ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia il dottor Giorgio Epicoco, direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia. “In particolare – aggiunge Epicoco – sono stati 1965 parti (nel 2015 erano stati 2057) 3 dei quali trigemini e 41 gemellari“. Il tasso di tagli cesarei è stato ulteriormente ridotto al 28,9% (lo scorso anno eravamo al 29,9%). E aggiunge: “è con soddisfazione che voglio precisare che l’obiettivo di ridurre il tasso di cesarizzazione non è economico ma propriamente sanitario, infatti le donne che hanno subito un taglio cesareo hanno, nelle gravidanze successive, maggior rischio di dovere ripetere il taglio cesareo con un aumento esponenziale dei rischi, più frequentemente emorragici. Basti pensare che durante il 2016 sono state 254 le donne in gravidanza con uno o più precedenti cesarei che hanno richiesto un particolare impegno dal punto di vista ostetrico, anestesiologico e trasfusionale”. Il numero di madri non italiane è stato quest’anno di 499 con un contributo di poco più del 25% (in linea con gli anni precedenti). La nazione che maggiormente è rappresentata è la Romania con 100 madri, segue l’Albania con 86. Il nord Africa, prevalentemente il Marocco, contribuisce per il 4,25%. La Polonia e il Sud America sono in riduzione mentre 15 cinesi hanno partorito quest’anno a Perugia. Le new entry del 2016 sono Turchia, Giappone e Iraq. Una curiosità: i mesi nei quali si sono avute il maggior numero di nascite quotidiane sono stati febbraio e novembre. Il dottor Epicoco sottolinea anche che si sono avute 8 nascite tra 22 e 24 settimane di gestazione (epoche considerate “limite” per la vitalità), precisamente una a 22, 5 a 23 e 2 a 24 settimane. In totale sono venuti alla luce 14 neonati di peso tra 450 e 750 grammi, alcuni dei quali sono potuti tornare tra le braccia dei genitori in buona salute, dopo un lungo e complesso iter nella Unità di Terapia Intensiva Neonatale del S. Maria della Misericordia di Perugia. A salutare gli operatori sanitari in servizio nel primo giorno del 2017, il direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, dottor Emilio Duca, che tra l’altro ha avuto congratularsi anche con le neo mamme.
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