Il conto alla rovescia per il grande evento di fine anno è già scattato: e mentre si mettono a punto gli ultimi preparativi, ecco che scatta anche l’ultima polemica dell’anno sul già tanto tribolato Capodanno in piazza della Repubblica.
Una querelle che si potrebbe sarcasticamente ribattezzare ‘La guerra dei cenoni’: esplosa – come ormai tradizione – sui social network e che sta in qualche modo ‘appassionando’ i folignati, soprattutto quelli intenzionati a festeggiare San Silvestro nel centro storico della città.
A far saltare su tutte le furie Cristiana Mariani, presidente della Confesercenti territoriale e deus ex machina del ‘Capodanno in Piazza’, è stata la scelta di alcuni ristoratori, di proporre menù a 49 euro, o comunque a prezzo inferiore rispetto ai 50 euro concordati tra i locali che hanno sostenuto l’evento e che sono inseriti ufficialmente sul materiale promozionale a mò di ‘circuito convenzionato’.
Un euro: tanto è bastato per alzare un polverone internettiano, tra accuse di ‘scorrettezza’ e legittime rivendicazioni di libertà di azione in regime di libero mercato, con la concorrenza – da molti bollata come ‘sleale’ – che comunque resta l’anima del commercio.
E la gente si divide, tra chi propone il boicottaggio dei ristoratori ‘low cost’ e chi invece già si appresta a prenotare per ‘approfittare dell’offerta’.
Cristiana Mariani resta sulle sue posizioni: “cinque locali hanno deciso di farsi carico della pubblicità, perchè il resto è finanziato da Comune di Foligno e Confesercenti – scrive – stabilendo un prezzo più basso di quello di mercato, per tutti uguale, in modo tale che il prezzo non fosse la discriminante. Tutti gli altri, che comunque usufruiscono del ritorno dell’evento – fa notare – erano liberi di fare come volevano, ma mettere solo un euro in meno – chiosa la Mariani – pubblicizzandolo con l’evento in piazza, mi sembra scorretto”.
Ognuno resta della sua idea, i locali sembrano comunque andare verso il tutto esuarito, e magari a fine cenone si ritroveranno tutti insieme in piazza – anche quelli con un euro in più in tasca – per brindare in armonia e in piena concordia al nuovo anno, lasciandosi alle spalle tutte le polemiche.