E' passata liscia la notte di Capodanno in tutta la privincia di Perugia, dove i tradizionali botti di fine anno stavolta non hanno causato danni o feriti di particolare rilievo.
Sono solo sei, infatti, le persone finite al pronto soccorso la scorsa notte a causa dei fuochi in tutta la provincia di Perugia, ma tutti con ferite piuttosto lievi. Il più grave -riferiscono dall'ospedale- è stato un bambino di Perugia di 10 anni, curato al pronto soccorso per una bruciatura alla mano. Anche i vigili del fuoco hanno registrato una quindicina di interventi a Perugia, ma tutti di poca rilevanza: “Si è trattato per la maggior parte dei casi di cassonetti dati alle fiamme con qualche botto. Nessun intervento più grave”, fanno sapere stamani dal comando.
Il basso numero di incidenti legati ai fuochi è forse stato frutto dell'insistente lavoro di prevenzione portato avanti nei giorni scorsi dalla forze dell'ordine e dalle istituzioni, proprio per evitare anche nel 2012 il ripetersi di incidenti come nello scorso anno. Nei giorni scorsi, in particolare, la questura aveva convocato un incontro con la stampa proprio per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi dell'utilizzo dei petardi -specie se fuori norma- mentre lo stesso sindaco boccali aveva invitato i cittadini di Perugia ad usare la “massima cautela con i botti”.
Alcol a fiumi – A tenere impegnate a pieno ritmo le tante persone che hanno passato questa prima notte dell'anno lavorando tra le corsie del pronto soccorso, è stato invece l'abuso di alcol.
Solo nel pronto soccorso di Perugia sono state 15 le persone assistite per eccesso di alcol fino all'alba. Tra loro un 30enne è stato addirittura ricoverato, mentre due raggiungevano quasi la soglia di tasso alcolemico 300. Sempre da ricondurre all'alcol il fenomeno più rilevante accaduto stanotte in centro a Perugia, dove diverse auto in sosta in alcune vie vicine ai festeggiamenti dell'acropoli sono state danneggiate da vandali (leggi). (fda)