La decisione è una di quelle che farà sicuramente discutere nell’ambito politico, sociale, culturale, amministrativo e chi più ne ha più ne metta.
Ad annunciarla, tramite un formale comunicato stampa è l’amministrazione comunale che si affida alle dichiarazioni del primo cittadino e dell’assessore delegato.
“Sono arrivati nelle casette di legno a Capodacqua 50 profughi, nell’ambito dell’emergenza dettata dagli sbarchi nel nostro Paese, sulla base di una disposizione prefettizia – si legge – lo rendono noto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, e l’assessore alle politiche sociali, Maura Franquillo.
La frazione di Capodacqua – spiega il Comune di Foligno – è stata scelta perché gli alloggi erano subito pronti, ma c’è l’impegno tra amministrazione comunale, Prefettura ed l’Arci – sottolineano – affinchè nel più breve tempo possibile, siano ridistribuiti nel territorio comunale.
Il nostro modello – si precisa – è sempre stato favorire l’integrazione coi residenti e non creare ghetti con una concentrazione ampia di profughi.
Vogliamo, quindi, tranquillizzare i cittadini di Capodacqua – si affrettano a dichiarare Mismetti e la Franquillo – rispetteremo questo criterio che ha consentito, nel nostro territorio, e senza creare conflittualità con la popolazione, di accogliere complessivamente 170 profughi che, peraltro, saranno impiegati in piccoli lavori di manutenzione.
E intanto, dalla montagna folignate si leva già qualche vento di protesta.