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Capitale verde, Perugia ci crede salendo sul metro bus

Redazione

Capitale verde, Perugia ci crede salendo sul metro bus

Troppe auto private: ecco il progetto che parte da Fontivegge
Gio, 07/03/2019 - 17:19

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La città di Perugia presenta ufficialmente la propria candidatura al titolo di Capitale verde d’Europa per il 2022. Ad annunciarlo, nel corso di un incontro svoltosi presso il Barton Park a Pian di Massiano il sindaco Andrea Romizi ed il vice sindaco Urbano Barelli.

La candidatura, approvata dalla giunta lo scorso 6 febbraio, intende rappresentare il coronamento di tutta una serie di azioni che il Comune di Perugia ha realizzato in campo ambientale, sviluppo urbano sostenibile e gestione dei rifiuti, che hanno portato ad una gestione del territorio e delle sue risorse sempre più coerente con le politiche comunitarie.

Il progetto verrà sviluppato in sinergia con l’intera Green community cittadina; in quest’ottica è già in calendario per il 12 marzo, alle 17, un incontro con le associazioni del verde e di Agenda 21 per illustrare il percorso e le azioni per arrivare alla candidatura ufficiale, da ufficializzare poi in occasione della “Giornata mondiale dell’ambiente”, il 5 giugno.

Barelli ha manifestato una certa emozione perché la candidatura rappresenta una sorta di punto di arrivo di un percorso iniziato con l’avvio della legislatura. “Nel 2015 – ha ricordato – nel corso di una riunione tecnico-politica venne affrontata l’ipotesi di candidare Perugia a capitale europea del verde. Tuttavia in quel momento non vi erano le condizioni per farlo. Ecco perché si cominciò a lavorare su tanti progetti, partendo dal censimento del verde, necessario per capire quanti fossero i parchi cittadini e di quale estensione. E poi Perugia smart city per costruire una città intelligente e sostenibile, capace di garantire la qualità urbana, ma tanto altro: si pensi alle varie iniziative assunte nell’ambito del servizio di raccolta dei rifiuti, con la bonifica della governance di Gesenu, il potenziamento della raccolta differenziata oggi arrivata al 71%, uno dei risultati più importanti tra i capoluoghi di regione in Italia“.

E poi il progetto “Futuro nel verde”, con cui sono state assegnate tante aree della città alla gestione di associazioni nell’ottica di un nuovo modo di fare amministrazione, ossia mettendo in stretta collaborazione il pubblico col privato, favorendo il protagonismo diffuso e ponendo uno a fianco all’altro Istituzioni, aziende, università, scuole, associazioni.

Tempi e modalità

Ad illustrare i dettagli tecnici della candidatura è stato il dirigente Vincenzo Piro, il quale ha chiarito che il riconoscimento europeo è assegnato annualmente a una città con oltre 100.000 abitanti che si è segnalata per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con specifico riferimento a 12 indicatori: mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico, mobilità urbana sostenibile, uso sostenibile del suolo, natura e biodiversità, qualità dell’aria, rumore, rifiuti, acqua, sviluppo verde ed eco-innovazione, rendimento energetico, governance ambientale.

Perugia – ha sostenuto il dirigente – ha fatto già molto in questi ambiti, ma ha già in cantiere tantissime altre progettualità, una fra tutte il nuovo piano urbano della mobilità sostenibile, determinante per compiere un salto di qualità (il dettaglio dei 12 indicatori, con lo stato dell’arte ed i principali progetti in cantiere nel documento allegato al comunicato).

La tempistica della candidatura è stata illustrata da Stefania Papa dell’S.O. Sviluppo economico. Quest’ultima ha riferito che il bando di candidatura viene generalmente pubblicato a fine maggio inizio giugno. A metà del successivo mese di ottobre scadrà il termine per il deposito della documentazione relativa alla formale candidatura. Da novembre a marzo si procederà con le prime valutazioni meramente di regolarità formale. Da aprile invece 12 esperti, uno per ciascun indicatore, valuteranno la bontà del progetto individuando il numero ristretto delle città candidate che a luglio 2020 si contenderanno il premio. Comunque andrà – ha detto Papa – per Perugia sarà questa un’esperienza utile e produttivi di aspetti positivi.

Romizi sale sul metro bus

A concludere la conferenza stampa è stato l’intervento del sindaco Andrea Romizi che, in avvio, ha riferito come il primo passo formale verso la candidatura sia stato compiuto ad inizio mandato quando la Giunta ha deciso di riorganizzare i settori del Comune, affiancando l’ambiente all’innovazione all’interno di una stessa struttura. Ciò per dare una visione del verde, non più da considerare solo come cura del semplice decoro, ma anche come un ambito aperto al futuro ed alle nuove tecnologie.

Secondo il sindaco, fortunatamente a Perugia esistono tanti “motori” che possono condurre la città verso questi traguardi legati alla sostenibilità grazie al protagonismo diffuso di vari soggetti (imprenditori, associazioni, semplici cittadini). In questo contesto anche l’Amministrazione sta cercando di avviare alcune sfide non secondarie: la principale è sicuramente la redazione del nuovo Pums, documento che consentirà realmente di fare un salto di qualità in tema di sostenibilità ed innovazione.

Per combattere il record negativo di città con il più alto utilizzo del mezzo privato, l’Amministrazione ha inteso lavorare per correggere alla base questa criticità, offrendo all’utenza nuovi strumenti efficienti e non impattanti. Il riferimento è principalmente al metro bus che dovrà essere attrattivo grazie a tre parametri: frequenza dei passaggi, competitività in virtù dell’utilizzo di corsie riservate ed infine bellezza estetica dei mezzi. Tutto il percorso lungo il quale si sonderà il sistema verrà riqualificato (fermate, aree verdi ecc.) in modo sostenibile tramite l’uso delle più moderne tecnologie elettriche.

Il mezzo di trasporto avrà il suo capolinea a Fontivegge dove si riallaccerà idealmente alla riqualificazione dell’area avviata dall’attuale Amministrazione fin da inizio di mandato. Tanti altri – ha continuato il sindaco  – sono i progetti che Perugia ha già messo in campo e che potranno fare la differenza: la banda larga, la riqualificazione di tutti i punti luce nel segno dell’efficienza e del risparmio energetico.


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