La capitale italiana della cultura 2025 è la città di Agrigento.
E’ stata scelta dalla giuria presieduta da Davide Maria Desario – ed annunciata dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano – tra le 10 città finaliste, tra cui ben 3 dell’Umbria: Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto. Niente da fare, dunque, per il cuore verde d’Italia. Seduti in prima fila i sindaci dei 10 comuni finalisti: Stefania Proietti per Assisi, Andrea Sisti per Spoleto e Roberta Tardani per Orvieto. Dalla giuria come dal ministro Sangiuliano è arrivato comunque l’auspicio di valorizzare in qualche modo e non disperdere i progetti presentati dalle città che non hanno vinto il concorso.
“Ho vissuto un’esperienza speciale” ha spiegato il presidente della giuria per la scelta della capitale italiana della cultura 2025. “Tutti insieme abbiamo studiato i dossier presentati dalle città, ci siamo confrontati a 360 gradi, seguendo con attenzione le linee guida previste dal bando. Il momento più emozionante sono state le audizioni, le 10 città con i loro progetti hanno dimostrato capacità organizzativa, visioni, valorizzazioni della ricchezza del territorio, ma non hanno voluto nascondere le loro fragilità, anzi le hanno spesso messe al centro dei loro progetti per farne un punto di forza. La qualità complessiva dei progetti si è innalzata sensibilmente”. Da Desario l’invito al ministro a non mandare dispersi gli altri progetti presentati dalle nove città non scelte.
“L’essere capitale della cultura consente di accendere i riflettori per un anno su una città” ha evidenziato il ministro Sangiuliano, che ha ricordato la ricchezza dell’Italia, l’unicum dato dalla presenza di numerose civiltà lungo la Penisola che si sono stratificate nel corso dei secoli. “Anche il più piccolo comune è uno scrigno di tesori“. Quindi un annuncio: “Accanto alla capitale della cultura e a quella del libro, dall’anno prossimo avremo la capitale dell’arte contemporanea“. E non solo: oltre alla capitale europea della cultura, c’è in arrivo anche quella del Mediterraneo.
Tra i primi commenti dall’Umbria, quello di Assisi: “Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questa candidatura per Assisi. Grazie alla comunità e ai sindaci del territorio, alle associazioni e ai cittadini, ai giovani e al consiglio comunale dei ragazzi, per aver condiviso e appoggiato con forza il progetto. (…) Siamo convinti – le parole di Stefania Proietti – che Assisi sia già una Capitale: Capitale di Valori e Capitale del Cuore di tutti! Assisi creature e creatori è un progetto bellissimo e che andrà avanti, perché il 2025 sarà un anno eccezionale per Assisi. Noi abbiamo presentato un progetto davvero bello ed ambizioso, mettendo al centro il Cantico delle Creature e tutti i valori di cui la nostra Città è simbolo prezioso e imperituro. Un progetto che deve andare avanti, per noi cittadini ma soprattutto per l’Italia e per il mondo. Perché abbiamo una certezza: nel 2025 ci sarà bisogno di Assisi capitale di valori, ne avranno bisogno la cultura italiana, l’Italia, il mondo! È questo che ci ha così motivato nella candidatura, e che ci motiverà verso il 2025 e verso il grande centenario francescano del 2026! Grazie di cuore!”.
Il sindaco Andrea Sisti, insieme all’assessore Danilo Chiodetti e alla dirigente Roberta Farinelli, era presente alla cerimonia che si è svolta nella Sala Spadolini del Ministero.
“Facciamo innanzitutto i complimenti ad Agrigento e al sindaco, Francesco Miccichè per il risultato ottenuto e a tutte le città finaliste che con noi hanno vissuto questa esperienza entusiasmante – sono state le parole del sindaco Sisti – Il lavoro che abbiamo svolto, come già detto in passato, non andrà perso perché il dossier “La cultura genera energia” è un progetto di prospettiva che interessa il futuro della nostra città e del nostro territorio. Il nostro progetto è contenuto nella strategia di mandato, dove ogni opera ed evento viene declinata. Ovviamente avremmo voluto ottenere il titolo di Capitale italiana della cultura, ma come ho sempre detto per noi il lavoro è solo iniziato. Le qualità messe in campo, l’abnegazione dimostrata dal gruppo di lavoro interno e dal Comitato tecnico scientifico che ci ha affiancato ci impegna ancor di più a realizzare tutti i progetti.
Ringrazio l’assessore Chiodetti e la dirigente Farinelli, tutti i dipendenti del Comune che, insieme a loro, non si sono risparmiati, i membri del Comitato tecnico scientifico che hanno fornito un apporto importante nella stesura e nella condivisione del dossier. Ci sono sfide che possono essere vinte o meno, ma il lavoro che si compie nel tentativo di raggiungere un obiettivo resta ed è il valore più vero e importante che ci portiamo a casa”.
(articolo in aggiornamento)