Chiedono un cambio di passo su controlli e partecipazione in merito ai cantieri finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza i sindacati di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil dopo il sequestro del cantiere Pnrr nell’area del ciclodromo di Corvia, a Foligno, da parte dei carabinieri. Mentre a chiedere chiarimenti al Comune di Foligno è il gruppo consiliare del Pd, che annuncia un’interrogazione in merito. L’inchiesta che viene coordinata dalla Procura della Repubblica di Spoleto riguarda alcune irregolarità da parte di privati coinvolti nel progetto pubblico che complessivamente impegna quasi 2,9 milioni di euro, diviso in tre stralci.
Il sequestro comunque non interessa il ciclodromo comunale in sé (gestito dall’Unione Ciclistica di Foligno, esterna alle questioni giudiziarie), che rimane regolarmente aperto: l’area di cantiere è infatti al di fuori del tracciato.
I progetti sull’area del ciclodromo
Il cantiere finanziato dal Pnrr sull’area del ciclodromo comunale “G. Casini” ed oggetto di sequestro fa parte del progetto “Foligno Città che pedala”. Da numerosi anni si parla di rilanciare questo impianto sportivo, creando una serie di strutture a servizio ed ora grazie ai fondi pubblici finalmente l’idea si sta concretizzando.
Secondo il portale OpenPnrr, l’importo complessivo finanziato è di quasi 2,9 milioni di euro. Il primo stralcio ha un valore di 958.100 euro e riguarda la realizzazione della palestra e della palazzina di servizi; il secondo stralcio, da 804.650 euro, è relativo alla realizzazione della palazzina uffici, del ristorante e della struttura di bike sharing. Il terzo stralcio, finanziato con 1,09 milioni, prevede la realizzazione della pista Bmx e di una tribuna con annessi servizi.
Cantiere Pnrr del ciclodromo, l’allarme dei sindacati
“I fatti emersi oggi, relativi al sequestro avvenuto nei giorni scorsi a Foligno da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di un cantiere finanziato con fondi PNRR per violazioni in materia di salute e sicurezza e l’impiego di lavoro nero, – hanno scritto nella serata di mercoledì Elisabetta Masciarri, segretaria generale Fillea Cgil Umbria, Emanuele Petrini, segretario generale aggiunto Filca Cisl Umbria, Alessio Panfili, segretario generale Feneal Uil Umbria – confermano purtroppo le nostre più fondate preoccupazioni. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil rilanciano nuovamente e con forza l’allarme sulla gestione degli appalti pubblici, a partire da quelli legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l’urgenza di aumentare i controlli su tutti i cantieri.
Il caso di Foligno è emblematico: nonostante l’impegno del sindacato, che ha promosso e sottoscritto un Protocollo di legalità e sicurezza trasmesso a tutte le stazioni appaltanti, nessuna amministrazione ha finora dato seguito concreto convocando tavoli operativi di confronto e monitoraggio. Una gravissima mancanza che oggi si traduce in violazioni evidenti e inaccettabili, come l’impiego irregolare di un lavoratore privo di permesso di soggiorno in un cantiere pubblico. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil chiedono quindi con urgenza la convocazione di un tavolo da parte del Comune di Foligno e della Regione Umbria, per definire strumenti concreti di controllo, prevenzione e partecipazione. Risulta quanto mai necessario e urgente rompere la deresponsabilizzazione nella catena degli appalti e ripristinare regolarità e responsabilità“.
Cantiere Pnrr sequestrato, annunciata interrogazione del Pd alla Giunta
Oltre ai sindacati di categoria, anche la politica si muove sulla vicenda del sequestro del cantiere Pnrr accanto al ciclodromo. Ed in particolare il gruppo consiliare del Pd annuncia un’interrogazione urgente alla Giunta comunale di Foligno perché venga fatta chiarezza.
“Nei giorni scorsi – scrivono dal gruppo di minoranza – i carabinieri del nucleo dell’Ispettorato del Lavoro di Perugia, con il supporto dell’ Ispettorato Territoriale del Lavoro hanno sequestrato un cantiere edile a Foligno, dove erano in corso lavori per la riqualificazione di un impianto sportivo. Non si tratta di uno dei tanti cantieri, ma di un cantiere il cui titolare dei lavori è il Comune di Foligno e i fondi sono quelli del PNRR. L’ispezione ha riscontrato lavoratori in nero e nel subappalto era tra l’altro messa in discussione la sicurezza dei lavoratori. Questo in un periodo in cui il paese e la nostra regione è costantemente colpita da infortuni e purtroppo anche da incidenti mortali. La legalità e la sicurezza in questi casi rischiano di essere parole vuote”.
“Il Pd di Foligno – viene annunciato – farà una interpellanza immediata al Comune di Foligno, che ci dovrà dare delle spiegazioni, anche perché risulta avere, dai cartelli affissi presso il cantiere, funzioni dirette, almeno sul terreno squisitamente tecnico. Già invitiamo preventivamente, ad evitare lo scaricabarile, che si verifica in questi casi, del ‘tutti responsabili nessuno responsabile’. Non è un caso che il PD sostiene anche in vista del referendum del 8 e 9 giugno, la responsabilità diretta del committente, per evitare la logica devastante del subappalto e della deresponsabilizzazione, che inevitabilmente si scarica sul soggetto più debole, cioè il lavoratore. In questo caso si dimostra la validità del referendum sugli appalti, che estende la responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore. Il fatto che questi referendum non piacciano alla Giunta di Foligno, l’abbiamo verificato anche nella discussione della prima commissione comunale dove, con il voto contrario di tutta l’opposizione, si è voluto limitare, da parte della Giunta, gli spazi referendari, con il misero obiettivo di risparmiare ben 1400 euro”.
“Tornando alla vicenda del cantiere sequestrato, – dice ancora il gruppo consiliare – il PD pretende che si faccia piena chiarezza, perché sono in discussione la legalità e la sicurezza. Temi spesso sbandierati a
vuoto dalla destra folignate. La legalità e la sicurezza devono avere a cuore la vita dei cittadini e dei lavoratori e non si tutela evocando strumentalmente le telecamere, ma guardando fino in fondo a vicende come queste, evitando di mettere la testa sotto la sabbia, del primo cantiere pubblico presente nel nostro territorio”.
(Nella foto tratta dalla pagina Facebook dell’Unione Ciclistica Foligno l’area del ciclodromo di Corvia)
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