“A Cannara dal 27 dicembre 2019 va in onda la democrazia sospesa”. Lo segnala una nota delle opposizioni (Valore Comune, SiAmo Cannara, La nostra Cannara, PD) ricordando che il consiglio comunale non viene convocato da quattro mesi (dicembre 2019) e che per questo verrà inoltrata una segnalazione al Prefetto.
Tra i punti caldi che andrebbero discussi, il bilancio di previsione (“che – segnala la minoranza – a differenza di tutti gli altri comuni diventerà operativo a metà 2020, perdendo la sua natura di ‘previsionale’ e tenendo drammaticamente ingessata la capacità di investimento sul territorio”), della cittadinanza onoraria a Liliana Segre (mozione presentata a dicembre e che andava discussa entro il 13 febbraio, un mese prima del lockdown; proprio per il mancato rispetto di questa timeline, la minoranza ha scritto al Prefetto).
E ancora, come già denunciato in passato, la minoranza lamenta di non essere stata coinvolta nella discussione sulle modalità di prevenzione e contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e sulle priorità per programmare la ripresa dopo il lockdown.
“Sono inaccettabili e infondate le scuole su temporanee e personali indisponibilità del Presidente del consiglio Agnello – sostiene la minoranza – perché il vicepresidente Ursini, anch’esso espressione della maggioranza, dovrebbe essere in grado di convocare e condurre la massima istituzione democratica in sua assenza“. Inaccettabili, per le opposizioni, anche le scuse “derivanti dall’emergenza da COVID-19, perché in questi ultimi due mesi si sono riuniti, in presenza o a distanza, Parlamenti, consigli regionali, consigli comunali e persino, ironia della sorte, anche i consigli comunale dei ragazzi“.
Secondo Valore Comune, SiAmo Cannara, La nostra Cannara e PD “si tratta, ancora una volta, esclusivamente di mancanza di rispetto nei confronti delle basilari regole democratiche da parte di un ristretto, ristrettssimo gruppo di persone che in maniera autoreferenziale preferisce comandare con ordinanze e video sui social, piuttosto che amministrare un territorio attraverso il confronto con i cittadini. Ma il rispetto delle istituzioni proprio come il coraggio manzoniano – conclude la nota – uno se non ce l’ha non può darselo“.