La normativa nazionale in materia di difesa del suolo, anche a seguito degli eventi alluvionali catastrofici che hanno colpito l’Italia, si è nel corso degli anni sostanzialmente modificata ed in particolare in Umbria ha comportato l’imposizione di vincoli territoriali sulle aree a maggior rischio delimitate dal PST (Piano straordinario) e la definizione di ulteriori norme vincolistiche previste dal PAI (Piano di Assetto Idrogeologico).
In seguito a tali studi è stato evidenziato l’inserimento del territorio del Comune di Cannara nelle aree a rischio esondabilità con i vari tempi di ritorno cinquantennale, duecentennale e cinquecentennale con necessità quindi di intervento volto a garantire la riduzione del rischio. In questo primo stralcio sono ricompresi gli interventi riguardanti la messa in sicurezza del centro urbano di Cannara in relazione alla nuova perimetrazione del PAI meglio conosciuto come PAI bis per il quale dopo la preadozione sta iniziando la fase di partecipazione con gli enti interessati.
Il progetto di messa in sicurezza si articola in vari stralci ed il primo lotto funzionale secondo gli indirizzi della Giunta Regionale prevede la realizzazione della cassa d’espansione alla confluenza del Topino Timia nei Comuni di Bevagna e Cannara, la sistemazione in alveo da effettuarsi sul Fiume Topino nel tratto compreso tra la città di Foligno e Cannara capoluogo e sul Fiume Topino nel tratto compreso tra la cassa e la confluenza sul Topino.
L’importo complessivo del progetto è di €8.750.000,00.
Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori relativi al 1° stralcio 1° lotto degli interventi diretti alla riduzione del rischio idraulico e risanamento ambientale nei bacini del Fiume Topino e Torrente Chiona nell’ambito dell’accordo quadro in materia di difesa del suolo.
Il soggetto attuatore degli interventi è su delega della Regione Umbria il Consorzio per la Bonificazione Umbra che a seguito di regolare gara ha affidato i lavori alla Ditta Seas di Umbertide.
In questo primo stralcio sono ricompresi gli interventi riguardanti la messa in sicurezza del centro urbano di Cannara in relazione alla nuova perimetrazione del PAI meglio conosciuto come PAI bis per il quale dopo la preadozione sta iniziando la fase di partecipazione con gli enti interessati.
Il progetto prevede la realizzazione della cassa d’espansione Bevagna Cannara a monte dell’immissione nel Fiume Topino alimentata dalla soglia di sfioro con paratoie mobili sul Timia e conseguente laminazione delle portate, interventi diffusi in alveo che consentiranno l’aumento della capacità di deflusso, interventi extra alveo consistenti in adeguamenti e rifacimenti arginali del Timia e rifacimenti arginali del Topino a valle del Ponte di Cannara.
Nei tratti compresi tra le sezioni 80-104 è prevista la risagomatura della sezione trasversale d’alveo con abbassamento e/o riduzione delle golene, nel tratto compreso tra la sez.108 del Topino e il Canale del Molino l’argine sinistro del Timia, del Topino e dell’Attone saranno adeguati sia in altezza che in larghezza in sommità per tenere conto sia della presenza della cassa che della futura pista ciclabile.
Anche a valle del Ponte di Cannara i due argini di contenimento verranno adeguati in altezza per ragioni di natura idraulica ed in larghezza in sommità sia per tenere conto di una corretta attività gestionale sia per ospitare in argine destro la costruendo pista ciclabile.
La durata dei lavori è prevista in 24 mesi naturali e consecutivi decorrenti dal verbale di consegna definitiva e appena constatata l’ultimazione anche parziale o per gruppo di opere le stesse potranno essere poste in esercizio.
Per la realizzazione della cassa d’espansione saranno interessate alcune aree private per le quali è stato previsto e definito l’esproprio per le aree interessate dalle arginature e l’occupazione temporanea e servitù idraulica di allagamento alle superfici contenute all’interno della cassa di espansione con definizione degli indennizzi dovuti ai privati.
“Per la concretizzazione di questo progetto fondamentale per Cannara – afferma il Sindaco Giovanna Petrini – abbiamo svolto un percorso lungo e ricco di difficoltà che hanno notevolmente ritardato la realizzazione di interventi di vitale importanza per il nostro territorio in ragione del fatto che questi interventi determineranno la riduzione del rischio idraulico sia per il centro urbano di Cannara sia per le aree di nuova espansione sempre in sinistra Topino, questo nell’ottica della sicurezza dei cittadini ma anche delle possibilità di sviluppo legate alla prossima adozione del Piano Regolatore Generale.
Dobbiamo ringraziare per questo la Regione Umbria e il Consorzio di Bonificazione Umbra che hanno recepito l’importanza strategica per Cannara degli interventi di messa in sicurezza stralciando interventi che riguardano altre municipalità ancora in fase di discussione degli interventi da realizzare. Nel momento in cui entrerà in vigore definitivamente il cosiddetto PAI bis le opere di messa in sicurezza saranno avanzate e questo consentirà una maggiore tranquillità del territorio a conferma dell’azione di salvaguardia e tutela del paesaggio, dei corsi d’acqua e della comunità con la possibilità di realizzare le previsioni, in tutta sicurezza degli strumenti urbanistici”.