Candidati "Umbria più Uguale", "a destra, il populismo che avanza" - Tuttoggi.info

Candidati “Umbria più Uguale”, “a destra, il populismo che avanza”

Alessia Chiriatti

Candidati “Umbria più Uguale”, “a destra, il populismo che avanza”

Presenti la presidente Catiuscia Marini e l'assessore Stefano Vinti | Il programma dei primi 100 giorni in consiglio regionale
Ven, 08/05/2015 - 16:50

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Rita Ribeca, Laura Scarcella, Gian Luca Schippa e Sergio Cardinali, Valentina Gigli: sono loro i candidati della lista “Umbria più uguale”, presentati questa mattina in conferenza stampa (l’ultima dei 5 assente per motivi di lavoro). Civismo progresista e sinistra è pane per i loro denti: a sottolinearlo anche l’assessore Stefano Vinti e la presidente Catiuscia Marini, presenti nel Palazzo della Provincia per il lancio ufficiale del programma politico.

E’ una sifda elettorale quella che attende i candidati di centro sinistra e centro destra alle urne umbre il prossimo 31 maggio. Tanto che il concetto viene ribadito in ogni conferenza stampa, incontri che i candidati delle due ale politiche convocano quasi in contemporanea, e che ribadiscono a suon di sondaggi. Da “Umbria più uguale” il vento soffia deciso: “sarà per la destra una sfida difficile. Noi non possiamo che schierarci contro il populismo che avanza, contro l’arroganza e la demagogia“. Il riferimento è ai candidati della lista della Lega Nord, che avevano presentato la loro lista poco prima nella sala accanto. Non manca la volontà di rendere la lista un progetto politico continuativo che vada oltre il 31 maggio.

L’assessore Vinti ha dichiarato che “Umbria più Uguale è una lista unitaria della sinistra a sostegno della candidatura di Catiuscia Marini, presente in conferenza stampa, con un obiettivo comune: più lavoro e sviluppo, più saperi e conoscenza, più politiche ambientali, più protagonismo dei territori. Una lista che si candida alle prossime elezioni regionali dopo aver appreso la lezione di Perugia alle comunali e che vuole dare il proprio contributo per battere la destra. Con Umbria più Uguale si è finalmente avviato un percorso aggregativo delle sinistre umbre e la coalizione di centrosinistra potrà contare su una lista e un progetto che pone quali priorità del proprio stare insieme la difesa del lavoro, dell’ambiente e la difesa dell’autonomia dell’Umbria. Anche l’Umbria – ha continuato Vinti – sta pagando i costi di una crisi economica e sociale devastante, una crisi che il governo di Catiuscia Marini ha contrastato con determinazione, salvaguardando i caratteri fondanti del tradizionale buon governo delle sinistre umbre, e al tempo stesso, avviando un processo riformatore a livello istituzionale. La lista Umbria più Uguale può giocare un ruolo fondamentale per battere le destre”.

La presidente Marini ha riconosciuto la coerenza e l’impegno de La Sinistra per l’Umbria nella costruzione di una sinistra di governo regionale e ha ribadito la necessità di una forte sinistra nella coalizione. Per ultimo ha ringraziato l’assessore Stefano Vinti, per l’ottimo lavoro svolto nei cinque anni nella giunta regionale, “del quale – ha detto – ho molto apprezzato, in particolare, le politiche abitative che si sono caratterizzate per l’alto tasso d’innovazione a partire dai bonus a fondo perduto per l’acquisto della prima casa. “Una lista con un nome che mi è subito piaciuto molto. Siamo quelli che non hanno paura della parola uguaglianza e della responsabilità dei temi centrali per il governo regionale. Uguale significa welfare, quindi il riconoscimento dei diritti e non affidare alla compassione caritatevole le nuove esigenze che ci si pongono con la crisi. Più uguale – ha continuato Marini – signifca anche il contributo che questa lista mette nei contenuti, a partite dalle esigenze delle famiglie, e dall’impegno sul fronte del lavoro e sulla salvaguardia dei servizi ai cittadini”.

Il programma poltico – Lavoro, lotta all’austerità e difesa dell’autonomia dell’Umbria alcune delle parole d’ordine con cui la lista Umbria più Uguale si confronterà con le altre forze del centro sinistra per la costruzione di un programma politico all’insegna del rinnovamento contro la crisi economica che colpisce le fasce più deboli della società civile umbra e contro le destre riunite sotto un’unica bandiera. “Nei primi 100 giorni della nuova legislatura – hanno detto – le elette e gli eletti si impegneranno con nuove proposte di legge o modificando quelle già esistenti sui temi più caldi e più disparati. A cominciare dal reddito sociale con la proposta di legge per la sperimentazione del Reddito Minimo Garantito, riprendendo la proposta di legge regionale n. 1534 del 2008. Sulla sanità con la proposta di legge per garantire, attraverso il S.S.R. le cure odontoiatriche per tutti. Sulle Politiche abitative con il rifinanziamento dei “bonus” a fondo perduto per l’acquisto della prima casa, per giovani coppie, famiglie numerose, famiglie monoparentali e single, con il rifinanziamento del fondo per il sostegno all’affitto e per coloro che sono colpiti da sfratto, con il rifinanziamento del mutuo garantito per l’acquisto della prima casa, con la proposta di legge per il sostegno alla ristrutturazione della prima casa e con il piano pluriennale per nuove case popolari. Su Internet per tutti i candidati eletti si impegneranno sul potenziamento della rete pubblica di banda larga. Un occhio al territorio con un Piano per la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici e un Piano regionale per la messa in sicurezza del territorio e per la riduzione del rischio sismico e idrogeologico. Per quanto riguarda invece le Politiche industriali si impegneranno per Legge per la restituzione dei finanziamenti pubblici ricevuti da parte delle imprese che delocalizzano, con una Proposta di legge sulla “responsabilità sociale” delle imprese multinazionali presenti in Umbria e con una nuova proposta di legge per l’istituzione dei distretti industriali di nuova generazione. Sulla sicurezza stradale con un finanziamento della legge regionale sulla sicurezza stradale. Sul lavoro ci sarà un impegno per misure a sostegno dei lavoratori autonomi nei periodi di malattia e infine sui beni comuni con una proposta di legge per la salvaguardia e la valorizzazione dei “Beni comuni”.

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