Candidata Pdl in malattia ma “attiva” per la campagna elettorale – E’ scandalo? Dì la tua - La replica della Gualdoni (nei Commenti) - Tuttoggi.info

Candidata Pdl in malattia ma “attiva” per la campagna elettorale – E’ scandalo? Dì la tua – La replica della Gualdoni (nei Commenti)

Redazione

Candidata Pdl in malattia ma “attiva” per la campagna elettorale – E’ scandalo? Dì la tua – La replica della Gualdoni (nei Commenti)

Mar, 05/02/2013 - 11:30

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Carlo Ceraso
Sara Cipriani

Per l’ufficio è in malattia, ma per la politica è disponibile a fare qualunque sforzo. Anche di ‘saltare’ l’orario della visita fiscale. Valentina Gualdoni – astro nascente della politica folignate, consigliere comunale del Pdl e da qualche giorno candidata alla Camera – rischia di creare un bel problema agli azzurri del segretario Angelino Alfano, atteso domani a Perugia e Terni per il suo tour elettorale.
A far saltare i nervi ai colleghi della Gualdoni, che hanno segnalato la vicenda a Tuttoggi.info, sono state le foto che da qualche giorno campeggiano sui quotidiani cartacei e on line umbri dove l’affascinante candidata si è fatta immortalare insieme a tutta la squadra umbra che corre per il voto del 24 febbraio prossimo. Nulla di male se non fosse che gli appuntamenti politici a cui ha partecipato si sono quasi sempre svolti negli orari in cui i lavoratori dovrebbero restare a casa per l’eventuale accertamento del medico legale (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 i dipendenti del comparto privato; dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 del comparto pubblico).
A Spoleto, lo scorso anno, per consentire a un consigliere del Partito democratico di partecipare alle sedute dell’assemblea, l’orario dei lavori venne spostato alle 19,15.
Certo, in quel caso si trattava di una situazione di salute decisamente più seria di quanto capitato a fine dicembre alla Gualdoni che, colpa una caduta mentre passeggiava per il centro di Foligno, ha riportato la frattura di tre dita. Con tanto di gesso al braccio ha però preso parte ai lavori pomeridiani di qualche consiglio comunale, come quello del 22 gennaio quando era in discussione una sua mozione per “ridurre il fenomeno dei furti di biciclette in città”.
Il 30 gennaio, alle 10.30, è nella sede regionale del partito umbro, in via Baglioni a Perugia, dove si tiene la conferenza stampa di presentazione dei candidati umbri. Le foto la immortalano senza pietà, anche se dagli scatti è visibile il tutore che ancora porta alla mano destra. Ancora una conferenza stampa, ieri mattina a Foligno, alle 11 in punto: il tutore è sparito. Ma lei è ancora in malattia. E ci resterà, “salvo complicazioni”, fino al prossimo 17 febbraio. In pratica la settimana in cui l’Italia sarà chiamata al voto. Di fermare il proprio impegno politico non ci pensa lontanamente, a guardare anche il suo sempre attivo profilo facebook.

QUANTE POLEMICHE” – la raggiungiamo al mobile di mattina presto. La Gualdoni sembra indifferente alle accuse che le lanciano i suoi stessi colleghi. “Quante polemiche – dice con voce gentile ma ferma – è tutto in regola. A fine anno, per fare una stupida passeggiata lungo le vie della mia città per portare a spasso il cane, sono caduta e ho riportato la frattura di tre dita e una lussazione. Una situazione che non mi consente di portare l’auto, visto il lavoro che faccio (è un alto funzionario della Popolare Spoleto, n.d.r.) che mi porta ad essere sempre in giro per le aziende. Se vuole le mando la documentazione sanitaria”. Ci fidiamo, ci mancherebbe, il problema resta quello del rispetto delle fasce orarie: “ho informato la direzione del personale e mi sono fatta autorizzare tutti i miei spostamenti. Ho chiesto ai miei superiori come mi sarei dovuta comportare, così il 30 ho rappresentato che avrei dovuto raggiungere Perugia per la presentazione dei candidati alle politiche e che mi avrebbe accompagnato mio marito. Non hanno avuto nulla da eccepire. Ripeto è tutto in regola, in tanti anni di lavoro non mi è mai successo di dover rimanere ferma”. Potrebbe non pensarla allo stesso modo l’Inps, visto che in caso di malattia risarcisce una quota del costo del lavoro alle aziende.
IL PROFILO – 44 anni, laureata in giurisprudenza a Camerino, sposata con due figli, Valentina Gualdoni si può dire che è figlia d’arte. Suo zio materno, l’avvocato Stefano Menicacci, è stato deputato per tre legislature con il Msi di Almirante (dal 1968 al 1979). Una passione per la politica che ha trasmesso anche alla sorella, Paola, la mamma di Valentina. Nel 1994 la Menicacci si candida al consiglio comunale nelle liste della fu Forza Italia di cui diviene capogruppo, insomma il leader dell’opposizione. Carica però che non le basta per bissare il successo alle amministrative del 1999. Nel 2004 ci prova così la figlia, ma le urne non le consentono di agguantare lo scranno. Va meglio cinque anni più tardi, siamo nel 2009, con la conquista del seggio. E’ al suo primo mandato con il Popolo della Libertà. In precedenza la Gualdoni ha professato fede leghista, a leggere il suo sito. Dopo un paio di anni nella redazione della Gazzetta di Foligno, a 23 anni entra nell’ufficio stampa del Gruppo della Lega Nord a Montecitorio dove rimane per due anni prima della ‘grande occasione’: nel 1994 diventa segretaria particolare della presidente della Camera Irene Pivetti e Reponsabile dell’ufficio stampa della Presidenza della Camera dei Deputati. L’uscita di scena della Pivetti segna anche la momentanea fine della sua esperienza con i palazzi della politica. Svolge il praticantato forense presso lo studio dello zio a Roma. Nel 1997 entra a far parte di Forza Italia, ancora una volta per svolgere mansioni pubblicistiche per il gruppo comunale di Perugia. Dal 2000 viene assunta dalla Banca popolare di Spoleto fino a ricoprire, nel 2010, l’incarico di responsabile di una agenzia folignate. Un anno più tardi una promozione a cinque stelle, dal momento che ottiene l’incarico di Corporate Grande Aziende sud.

I PRECEDENTI – non si registrano molti casi di politici impegnati a far campagna elettorale in malattia. Tre anni fa in Umbria il dirigente di un comune del Lazio si fece pizzicare a più di un comizio stando da settimane in malattia: appresa la notizia, il sindaco lo fece rientrare subito in servizio. Il caso più clamoroso risale a qualche tempo fa quando una giudice venne pizzicata a partecipare ad una regata transoceanica di due mesi mentre era in aspettativa per motivi di salute. Il Csm le tolse un anno di anzianità e la trasferì d’ufficio.
© Riproduzione riservata

Le foto sono in parte tratte dal profilo facebook del Pdl umbro

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