Tra i leader nazionali che in questi giorni sono giunti in Umbria a sostegno dei candidati alle elezioni regionali anche Viola Garofalo, portavoce nazionale di Potere al Popolo, che ha accompagnato il candidato presidente Emiliano Camuzzi per la presentazione del programma elettorale, dei candidati e le loro idee per il territorio.
Doppio appuntamento, prima a Umbertide presso il Caffè Centrale di Piazza Matteotti, dove si è parlato di lavoro, ambiente e agricoltura sociale.
La sera a Perugia presso il Circolo del parco Rimbocchi, dove è stato presentato il “Manuale del mutualismo”, un vademecum per l’organizzazione di servizi sociali “dal popolo per il popolo” scritto dagli attivisti e attiviste dell’Ex Opg Je So Pazzo di Napoli. A seguire momenti di aggregazione e socialità e la cena popolare di autofinanziamento.
Emilano Camuzzi, candidato per Potere al Popolo e Partito comunista italiano, ha ribadisce di considerare centrodestra e centrosinistra sullo stesso piano, responsabili delle politiche liberiste che hanno fatto aumentare la disuguaglianza, in Italia e in Umbria. Da qui la scelta di correre con un proprio candidato.
Quanto poi alla frammentazione dell’area comunista ed anticapitalista, Camuzzi ricorda che Potere al Popolo è stata la prima formazione a lanciare un appello per l’unità. Poi, però, altri hanno fatto scelte diverse, con una parte della sinistra che ha scelto di entrare nella lista a sostegno della coalizione di Vincenzo Bianconi, mentre ha scelto la via solitaria con Rubicondi presidente. Quanto a Rifondazione comunista, Camuzzi confida che una parte degli elettori voteranno per lui.
Il lavoro al centro del programma di Emiliano Camuzzi e delle due liste che lo sostengono. Per creare nuove opportunità di lavoro, ma anche per eliminare il lavoro precario. “Nella nostra lista – ricorda – ci sono tanti giovani, precari, operai ed anche qualche pensionato“.
E poi il tema dell’ambiente che, ricorda Camuzzi, in passato aveva visto Potere al Popolo impegnato vicino al Movimento 5 stelle, come nel caso del “no” al gasdotto che dovrà transitare in Valnerina. Una zona segnata dall’emergenza del terremoto, con la ricostruzione che, per Camuzzi, è un’altra priorità.