(carcer) – Anche a Campello sul Clitunno si scaldano i motori in vista delle prossime elezioni amministrative, quelle chiamate ad indicare un nuovo sindaco dopo le due esperienze di Paolo Pacifici, l’uomo che ha vinto la lunga e ardua battaglia riuscendo a far inserire la cittadina e il suo Tempietto sotto la protezione dell’Unesco. Il dopo-Pacifici quindi si annuncia all’insegna d una vera e propria rivoluzione politica. Sul tavolo ci saranno quasi sicuramente 3 liste. Inclusa quella di Domizio Natali, l’irriducibile ex sindaco degli anni ’90 che, nonostante le sconfitte subite e qualche grattacapo lasciato alle amministrazioni successive, ha deciso di ripresentarsi cambiando persino nome alla sua lista civica che fa capo alla sinistra: così se nel 2009 si era lasciato trascinare dal più noto film di Zemeckis ribattezzando il movimento “Ritorno al futuro” riportando 312 preferenze, a maggio prossimo ci riproverà con un claim più nazional-demosocialista, “Unità popolare per il progresso”.
Il centrosinistra – occhi puntati sulle scelte del centrosinistra dove il piddì, con Pacifici (Sel) che finora ha preferito non schierarsi, è apparentemente diviso fra Antonio (Tonino) Montioni e Stefano Cianca. Architetto il primo con una forte esperienza nel settore privato e pubblico; dipendente dei servizi ausiliari della Asl il secondo. La scelta per il partito di Renzi, almeno sulla carta, appare scontata, ma solo nei prossimi giorni si conoscerà l’esito delle consultazioni. Il centrosinistra cinque anni fa riportò il 53,35% delle preferenze e 866 voti.
Pallotta per centrodestra – meno complicata la situazione per il centrodestra che, grazie al generoso passo indietro del consigliere provinciale Giampiero Panfili, si ritrova compatto intorno alla figura di Antonio Pallotta, fedelissimo dell’ex senatore Domenico Benedetti Valentini che aveva anticipato tutti annunciando la propria candidatura. L’impresa non è delle più semplici visto che l’allora Pdl con Fausto Brunetti ottenne appena il 27,5% e 445 voti. Se Pallotta sarà l’uomo giusto per invertire la tendenza che da sempre vede il centrosinistra alla guida della cittadina umbra lo sapremo solo a maggio. Ecco intanto il comunicato con cui Giampiero Panfili ha ritirato la propria disponibilità a candidarsi. Leggiamo: “Nelle settimane scorse, in maniera del tutto inaspettata, mi è giunta la proposta della candidatura a Sindaco nel Comune di Campello. Un territorio che conosco benissimo e che amo oltremodo. Quello che davvero mi ha commosso, e di cui voglio essenzialmente ringraziare, è il fatto che la proposta non sia stata concepita in chissà quali segrete stanze di partito, ma sia arrivata proprio da alcuni amici del territorio che, con un rapido passa parola, sono riusciti ad ingrossare le fila di chi mi avrebbe voluto impegnato in prima persona. Una testimonianza di amicizia e un attestato di stima che mi onora e che mi inorgoglisce. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno pensato a me per questa battaglia purtroppo però, con il cuore in mano, devo ammettere di non essere la persona migliore per questa sfida. In primo luogo perché il Comune di Campello ha la fortuna di avere tanti buoni militanti politici con grande esperienza e forte entusiasmo, che conoscono il territorio palmo a palmo e che, quindi, hanno una marcia in più, secondo poi, proprio per un discorso di coerenza. Ho sempre pensato che le amministrazioni locali fossero la massima espressione del legame tra la politica ed il territorio e, proprio per questa ragione, l'idea del candidato paracadutato non mi è mai piaciuta, anche se si tratta di una manciata di chilometri: il Comune è di chi lo abita, perché solo chi lo vive quotidianamente lo conosce e lo amerà sempre. Quando è trapelata la notizia di una mia eventuale ed ipotetica candidatura, la mia prima preoccupazione è stata quella di sentire il mio amico Antonello Pallotta. Antonello sta lavorando sul territorio da tantissimi anni e nessuno più di lui ha la forza e le competenze per guidare questa realtà Comunale. Inoltre, la sua candidatura ha raccolto il plauso unanime di tutte le realtà alternative alla sinistra ed il suo nome, oltre ad essere garanzia di impegno e competenza, è sinonimo di unità e coesione. La candidatura a sindaco al Comune di Campello ha un nome naturale ed è quello di Antonello Pallotta! Ringrazio i miei “4 amici” di Campello e prometto di essere in prima linea per la campagna elettorale. Vi abbraccio forte, Giampiero”
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