Questa notte i Carabinieri di Terni, unitamente a quelli dell’Ama di Ferentillo, hanno rintracciato lungo la Valnerina, e tratto in arresto in flagranza di furto aggravato in concorso, 3 uomini che poco prima avevano trafugato l’antica campana del campanile della Chiesa “Madonna del Rosario” di Terria di Ferentillo.
Nella tarda serata di ieri, a seguito della segnalazione pervenuta da un cittadino che aveva notato dei movimenti sospetti di soggetti nei pressi della Chiesa “Madonna del Rosario” di Terria di Ferentillo, la Centrale Operativa di Via Radice ha inviato con urgenza una “gazzella” del Nucleo Radiomobile di Terni in zona.
I militari, nel portarsi velocemente sul posto, hanno notato lungo la SR 209 Valnerina una station wagon sospetta che hanno deciso di controllare. A bordo del veicolo i Carabinieri hanno identificato tre uomini, un 49enne spoletino, un 25enne foggiano ed un 26enne bosniaco, che hanno giustificato la loro presenza sul posto in quanto effettivamente tutti, a vario titolo, collegati ad una attività di ristorazione di Ferentillo.
Ma la fretta di ripartire dei 3, unita al fatto che i due italiani erano gravati da vari precedenti di polizia ed in virtù della segnalazione ricevuta, hanno indotto i militari a procedere alla perquisizione personale e del mezzo. Il controllo ha dato i suoi frutti infatti, nel portabagagli, i Carabinieri hanno trovato un borsone contenente vari arnesi da scasso e, nascosta nel vano di alloggiamento della ruota di scorta, ben coperta da un telo in spugna, una campana in bronzo.
Le successive verifiche svolte insieme a militari della Stazione di Ferentillo e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Terni hanno permesso di accertare che la campana in questione, della quale i 3 dichiaravano di ignorare l’esistenza, era stata appena asportata, dopo l’effrazione della trave che la sosteneva, proprio dal piccolo campanile della Chiesa “Madonna del Rosario” della vicina frazione Terria di Ferentillo.
Mentre la bella ed antica campana veniva restituita al contentissimo parroco, i tre venivano dichiarati in stato d’arresto in flagranza di furto aggravato in concorso ed, in attesa della direttissima odierna, i 2 italiani sono stati ristretti nella camere di sicurezza del Comando Provinciale perché non residenti nelle vicinanze, mentre il bosniaco ai domiciliari nella propria abitazione di Terni.
Proseguiranno da parte degli inquirenti ulteriori approfondite indagini per verificare l’eventuale collegamento tra i 3 soggetti arrestati ed i recenti furti in chiesa commessi ai danni di chiese di questa provincia e del perugino.