Da dieci secoli il cammino di Santiago de Compostela (Spagna) è un richiamo, soprattutto per i giovani, a lasciare tutto per riscoprire il senso della propria vita cristiana. Nella grande basilica di Santiago, edificata a partire dall’anno 1075, è custodito il corpo di san Giacomo, il primo degli apostoli del Signore, venerato da milioni di pellegrini la cui testimonianza di santità è uno stimolo enorme per quelle prove durissime che le giovani generazioni, in particolare, sono chiamate ad affrontare.
Da Perugia, nella giornata del 18 agosto, 185 tra ragazzi e ragazze della Pastorale diocesana giovanile si incammineranno verso Santiago de Compostela. Percorreranno circa 5.000 km, dei quali 120 a piedi, da Ourense a Santiago. Il ritorno in terra perugina è previsto per il 30 agosto.
I 185 pellegrini perugini saranno accompagnati da don Riccardo Pascolini, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile e da altri giovani sacerdoti diocesani a testimonianza della vicinanza della Chiesa perugino-pievese alle nuove generazioni verso le quali ripone da sempre fiducia e speranza. Giunge ai pellegrini l’incoraggiamento e l’affetto dell’arcivescovo, il cardinale Gualtiero Bassetti, e del vescovo ausiliare, mons. Paolo Giulietti, già assistente spirituale della Confraternita di San Jacopo di Compostella in Perugia; la loro vicinanza spirituale aiuterà di certo i ragazzi a raggiungere gli obiettivi educativi di questa esperienza: la riscoperta di se stessi, di Dio e dell’essere Chiesa.
Per i giovani pellegrini si tratterà di un cammino essenziale: la meta è sì importante, ma il cammino è davvero l’essenza del pellegrinaggio verso la tomba di san Giacomo. “Quello che si vive durante il cammino – spiega don Riccardo Pascolini – fa parte integrante dell’esperienza. Il pellegrinaggio non è un viaggio per raggiungere una meta, ma è un viaggio che costruisce la persona e in un certo senso teorizza la meta dentro di sé. I giovani in cammino sperimenteranno la fatica del pellegrinaggio, assaporeranno la bellezza dei luoghi che si attraverseranno sia a piedi che in autobus, apprezzeranno le tracce della cristianità impresse nel territorio, nell’arte, nelle persone e nelle comunità cristiane. Troveranno nuovi amici e la figura apostolica di san Giacomo che riconduce direttamente alla verità della fede e alla necessità dell’annuncio del Vangelo in ogni tempo. I giovani che si apprestano, dunque, a vivere il cammino di Santiago avranno l’occasione per riportare a casa un entusiasmo nuovo per la vita cristiana”.