Dopo l’incidente del 18 marzo scorso al passaggio a livello di via Spoletini ad Umbertide – dove un camion della nettezza urbana ha colpito con un braccio di ferro i cavi della linea elettrica e una barriera creando non pochi disagi alla circolazione stradale – i residenti della zona tornano a far sentire la voce sulla pericolosità di questo incrocio.
Non è la prima volta che tale punto diviene teatro di momenti da brivido – come quello avvenuto nel 2020 – fortunatamente tutti risoltisi senza serie conseguenze. Anche nell’episodio di qualche giorno fa, infatti, nessuno si è fatto male e i tecnici di Rfi hanno ripristinato i danni in un paio di ore senza interferire con il traffico ferroviario.
Via Spoletini è percorsa ogni giorno da numerosi mezzi pesanti diretti verso la zona industriale. La criticità dell’intersezione, che gestisce il flusso del traffico proprio al passaggio a livello, spesso è però ignorata dai veicoli i quali, per evitare la lunga deviazione intorno agli edifici situati a centro strada, tendono a svoltare anche in senso contrario per accedere alla Tiberina.
Anche Corrente, con il suo capogruppo Federico Rondoni, ha da tempo evidenziato la necessità di un ripensamento della viabilità: “In più occasioni – dice – abbiamo sollecitato l’amministrazione per trovare soluzioni condivise. Sul tema abbiamo proposte concrete: soluzioni alternative per il traffico pesante con l’obiettivo di deviare i mezzi lontano dalle vie cittadine più sensibili. A partire dall’imposizione del divieto di transito e di accesso ai mezzi pesanti in specifiche vie cittadine, sfruttando le infrastrutture esistenti come il sottopasso di via Martiri della Libertà e il cavalcavia di via Madonna del Moro, che forniscono accessi alternativi alla zona industriale e sono direttamente collegati alla Tiberina e alle uscite della E45. Invitiamo l’amministrazione ad un dialogo aperto e costruttivo per discutere queste proposte”.