Per la prima volta in quasi 70 anni di storia, il Calendimaggio di Assisi si ferma. Fino all’ultimo si è sperato e tentato di salvare in qualche modo la festa, fin quando il Consiglio Direttivo dell’Ente, i Priori Maggiori e i Gran Cancellari delle Parti, al termine di una videoconferenza giovedì sera, hanno deciso che “il protrarsi di una situazione sanitaria precaria ha impedito in ogni caso una preparazione della festa adeguata e che conseguentemente si deve rinunciare all’edizione 2020 del Calendimaggio, dichiarandola, all’unanimità, annullata per cause di forza maggiore.
I convenuti hanno anche deliberato, con decisione unanime, di indire la prossima edizione del Calendimaggio per i giorni 5-8 maggio 2021“.
Per giorni si è ragionato su uno slittamento a settembre, che avrebbe però compromesso non una, ma ben due edizioni del Calendimaggio. In estate sarebbe stato impossibile lavorare, e a settembre si comincia a preparare la nuova edizione della Festa. Organizzare due edizioni nel giro di pochi mesi sarebbe stato fisicamente insostenibile, con il rischio di realizzare due Calendimaggi non all’altezza del livello scenico e culturale raggiunto negli ultimi anni. Di qui la decisione di cancellare l’edizione 2020 del Calendimaggio di Assisi, che mai, nelle 66 edizioni precedenti, era stata presa.
Ma l’idea delle due Parti è, una volta terminata l’emergenza sanitaria, di fare comunque ‘qualcosa’, per tenere vivo lo spirito di partecipazione e di competizione che anima la Festa. “Il Direttivo dell’Ente, i Priori e i Gran Cancellari delle Parti assicurano i Partaioli che promuoveranno nel frattempo tutte le iniziative, in rete e – appena possibile – in presenza“, conclude infatti la nota firmata dal presidente dell’Ente Calendimaggio, Giorgio Bonamente.