Calendario venatorio, nessun passo in avanti nella Commissione regionale nell’ultima seduta. Perché restano i nodi dei nuovi valichi montani. E sulle sfondo restano le tensioni sugli Atc 1 e 3.
Quanto al divieto di caccia nei tre valichi montani di Bocca Trabaria, Passo
Carosina e Fossato di Vico nel raggio di almeno un chilometro, l’assessore
Roberto Morroni ha ribadito che si tratta di un adempimento alle
determinazioni contenute nel Piano faunistico venatorio e alle sollecitazioni dell’Ispra alla Regione sulla tutela delle specie migratorie. Comunicando che proprio nella giornata odierna anche la Regione Marche si appresta a discutere il proprio calendario.
Le due Regioni sono interessate alla questione ciascuna per il proprio versante. E le osservazioni esplicitate dai consiglieri della Lega Stefano Pastorelli e Valerio Mancini sulla volontà di non creare disparità fra i cacciatori delle due regioni avranno, come richiesto, una risposta scritta dagli uffici della Giunta.
La Commissione presieduta da Eleonora Pace si è presa quindi un’altra settimana di tempo prima di esprimere il parere obbligatorio, ancorché non vincolante, sul calendario venatorio 2021-22.
“Non c’è alcuna pregiudiziale da parte della Giunta sull’inserimento
dei valichi – ha specificato Morroni – e se prevalesse la volontà di non
tenere conto del Piano faunistico e delle osservazioni dell’Ispra, potremmo
anche procedere in quella direzione. Ma tutti – ha aggiunto – dovranno essere consapevoli che se poi non si potrà andare a caccia, perché il calendario sarà stato impugnato, sapremo di chi è la responsabilità. Ricordo che, a seguito di un ricorso della Lac (Lega abolizione caccia), la Lombardia ha dovuto inserire fra le prescrizioni del proprio calendario altri 7 valichi in più, per evitare che il documento venisse impugnato. E che il nostro Calendario venatorio contiene anche elementi irrinunciabili vista l’emergenza cinghiali e danni all’agricoltura, con la modifica delle date per la caccia al cinghiale e l’inserimento di tale specie anche nella caccia di selezione agli ungulati”.
Proprio il dei cinghiali e dei bilanci degli Atc 1 e 3 gravati dai rimborsi agli agricoltori è piombato sulla Commissione, pur non essendo all’ordine del giorno. Morroni, di fronte alla minaccia anche di esponenti della maggioranza di non votare il Calendario venatorio, si è detto disponibile a successivi ulteriori approfondimenti.
I consiglieri Michele Bettarelli (vicepresidente della Commissione) e Tommaso Bori (Pd) e Andrea Fora (Patto civico) chiedono che sia la Regione a farsi carico di uno stanziamento straordinario per gli Atc, in considerazione della straordinarietà della stagione venatoria 2020, a causa della pandemia.
“Non ci interessano strumentalizzazioni o polemiche di sorta legate a responsabilità passate o presenti, a figure e ruoli da sostituire così da farli ricoprire ad altri; a noi – hanno aggiunto a proposito del botta e risposta con Mancini, che chiede l’azzeramento dei vertici degli Atc 1 e 3 – interessa solo agire con buon senso, nell’interesse unico ed esclusivo di cacciatori e agricoltori”.
Per i tre consiglieri di opposizione gli Atc devono essere messi nelle condizioni di approvare serenamente il proprio bilancio senza, da
un lato dover chiedere esosi esborsi ai cacciatori, e dall’altro potendo
procedere ai doverosi indennizzi per gli agricoltori. “Crediamo – hanno concluso i tre esponenti dell’opposizione – che la soluzione ad una situazione che sta alimentando un aspro contrasto sia tutto sommato semplice e che la Regione possa e debba immediatamente risolverla facendosi carico di uno stanziamento economico straordinario, stante la situazione non ordinaria”.