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Calendario venatorio, in Commissione ultimi nodi su tortora, cinghiale e colombaccio

Il Calendario venatorio dell’Umbria giovedì 9 giugno andrà in Commissione regionale. Sul tavolo ci sono alcuni nodi ancora da sciogliere rispetto al testo preadottato dalla Giunta, in particolare su tortora e colombaccio. E sul cinghiale, tema però questo legato alle probabili novità a livello nazionale alla luce dell’emergenza peste suina africana.


Il Calendario venatorio adottato


Tortora, l’addendum al Calendario venatorio

Per evitare ricorsi, le preaperture per la tortora non sono state inserite. L’accordo è però quello di allegare un addendum al Calendario venatorio, con l’approvazione del Piano di gestione della tortora. Un addendum nel quale verrebbe inserita la prepaertura dal 1° settembre, per l’intera giornata. Saltata quella del 4, perché le associazioni hanno espresso subbi sulla possibilità di rendicontare in così breve tempo, si andrebbe poi a una mezza giornata l’11 settembre, insieme alla quaglia, pur con limitazioni.

Prima dell’avvio generale della stagione venatoria fissato al 18 settembre.

Colombaccio, richiesta di prolungare

I consiglieri regionali della Lega Puletti e Mancini e il capogruppo Pastorelli hanno presentato alcune proposte di modifica al Calendario venatorio. Tra cui quella di posticipare la chiusura della caccia al colombaccio al 10 febbraio 2023. Proposta che però è stata raccolta solo da una parte del mondo venatorio e sulla quale sembra che l’assessore Morroni non sia disposto ad aperture.

Cinghiale, in arrivo novità nazionale

L’altra proposta che sarà discussa giovedì riguarda l’inserimento del contenimento in braccata al cinghiale dal 1 al 16 ottobre (giorno per il quale è fissata l’apertura unica della caccia agli ungulati, saltata l’ipotesi di date sfalsate tra le due province) e dal 16 al 31 gennaio (nel Calendario preadottato il termine è fissato al 15 gennaio). Tema sul quale si aprirà un confronto, anche alla luce del dibattito in corso a livello nazionale, dove lo stesso Governo chiede di ampliare da 3 a 5 mesi la caccia al cinghiale, per fronteggiare l’emergenza peste suina africana.

Anche attraverso i Piani straordinari di contenimento che il Ministero richiede alle Regioni,