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Calendario venatorio, Confavi non ci sta: “Ritardi passati? Non per colpa dei cacciatori”

Calendario venatorio, Confavi Umbria non ci sta. Il presidente Sergio Gunella, alla vigilia dell’incontro della Consulta per definire le eventuali modifiche al Calendario venatorio, ricorda che le Regioni, per legge, devono pubblicare il testo entro il 15 giugno. E quindi il rischio ritardi e ricorsi ambientalisti non deve limitare il dibattito e le istanze dei cacciatori. Ai quali non devono essere imputati eventuali ritardi.

“Il ritardo della pubblicazione del Calendario, pur se indicato nei tempi empirici voluti dalla normativa nazionale – sottolinea Gunnella rivolgendosi all’assessore Morroni – in questa Amministrazione è ormai una consuetudine assodata. Soltanto la mia raccomandata/esposto dell’ormai lontano 16 giugno 2010 indusse l’ex presidente Marini a rispettare la data del 15 giugno negli anni a seguire. Perlomeno fino al 2020, data del passaggio delle consegne istituzionali ad altra Amministrazione: la vostra. A questo punto, confidando nel ‘cambiamento’ promesso dai nuovi inquilini di Palazzo Broletto e preso da stanchezza, lasciai perdere le raccomandate. Ma fatalmente, il Calendario venatico ricadde un’altra volta nel fosso”.

Alla luce di quanto è successo nell’ultima stagione venatoria dove, pur se rigettato dal Tar dell’Umbria il ricorso ha finito per penalizzare unicamente i cacciatori, per Gunella l’assessore Morroni “ha il dovere morale di prodigarsi affinché ciò non accada mai più”. Perché solo pubblicando il Calendario entro il 15 giugno i ricorsi – se rigettati come poi è avvenuto – non hanno alcun effetto su coloro che a caccia ci vanno a settembre.

“Se poi – prosegue Gunnella rivolgendosi a Morroni – lei dovesse scegliere di entrare nel futuro assieme alla modifica ‘sine qua non’ della Legge quadro, lo faccia. Ma solo dopo aver verificato che ogni postulato contenuto nella L. 157/92 sia stato applicato alla lettera.  Noi di Confavi vogliamo ripeterci alla noia: una legge, o la si  applica senza se e senza ma, o la si cambia di netto. Glielo abbiamo scritto e riscritto, assessore. Ma in assenza di risposta, è difficile per chiunque arrivare alla quadratura del cerchio…”.

“Sappia, tuttavia – conclude Gunnella sempre rivolgendosi a Morroni – che per fare tutto ciò occorre determinazione, competenza e coraggio. Come andare a caccia. Vogliamo partire dall’Umbria e rifondare insieme la caccia di questa regione? Noi siamo pronti. A condizione, però, che tutti rispettino le regole del gioco”.

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