Il gioco del calcio è in costante evoluzione o, meglio, involuzione, ritmi frenetici, partite ogni giorno a ogni orario, giocatori arroganti, allenatori stressati, tifosi violenti, pubblicità, videogiochi, sfottò, il piccolo Filippo deriso sui social network. E poi c’è il Subbuteo. La rappresentazione in piccolo del gioco del gioco del calcio per antonomasia. Gioco nato negli anni 70 e da allora rimasto tale, vedere oggi una partita di Subbuteo è come rivedere il Brasile di Pelè, l’Italia di Paolo Rossi: calzoncini corti e maglie attillate su fisici asciutti: una fotografia 3d in movimento di tempi andati. Dalla sua nascita accompagna parallelamente lo sport nazionale, senza però seguirlo nelle sue involuzioni. Il gioco, fatto di pazienza, silenzio, precisione, cozza con il rumore che provoca quotidianamente il calcio “vero”.
Sabato e domenica avrà luogo un importante torneo di carattere nazionale del tradizionale gioco del Subbuteo, organizzato dall'Old Subbuteo Club Montefalco (che lo pratica tutti i mercoledì dalle 21 alle 24), nato da un'idea di Giampaolo Milei e Andrea Galardini, e patrocinato dall'assessorato allo sport del Comune. “Siamo molto contenti di poter ospitare un evento come questo, il primo del suo genere a Montefalco – afferma l'assessore Pierluigi Curi – a cui dovrebbero partecipare circa 150 persone da ogni parte d'Italia. In questo senso abbiamo messo a disposizione del club la Sala Mostre del chiostro di Sant'Agostino ed i premi, consistenti in due stampe su tela raffiguranti altrettanti affreschi di Benozzo Gozzoli. La nostra amministrazione vuole essere molto attenta e vicina alle esigenze delle varie forme di associazionismo sul territorio, che fortunatamente sono tante e vitali sotto ogni punto di vista. Il mio plauso – conclude Curi – va a tutti i membri del club che, malgrado la recente costituzione, hanno già riunito decine di soci e sono stati in grado di organizzare una due giorni di richiamo e valenza nazionale”.
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