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Cacciatori vs animalisti, sfida a colpi di telecomando | Dopo il caso Insinna, quello di Ibrahimovic a Sanremo

Tra cacciatori e animalisti la sfida adesso è a colpi di telecomando. Dopo le parole contro la caccia pronunciate dal presentatore de “L’eredità” Flavio Insinna, che hanno spinto Federcaccia e poi Libera Caccia a protestare con la Rai, chiedendo alle doppiette di boicottare il programma, gli animalisti non vogliono il cacciatore Ibrahimovic a Sanremo.

Animalisti contro il cacciatore Ibrahimovic

L’attaccante del Milan sarà infatti tra gli ospiti fissi al Festival della canzone italiana, che si svolgerà dal 2 al 6 marzo. Un annuncio, quello fatto da Amadeus, che segue la notizia dell’acquisto, da parte del campione, di un bosco di cento ettari per andare a caccia di alci, la sua passione dopo il calcio.

Aidaa: boicottiamo il Festival di Sanremo

Aidaa in particolare invita tutti gli animalisti a “boicottare il Festival di Sanremo 2021 in ogni sua forma e farlo in maniera pacifica, ma rumorosa”.

L’Associazione italiana difesa animali e ambiente non contesta ovviamente le capacità del calciatore, ma la passione del cacciatore Ibrahimovic. Da qui l’invito a boicottare Sanremo, annunciando manifestazioni di protesta.

“In un periodo come questo – prosegue la nota di Aidaa – sono ben altri i personaggi che ci aspettavamo Amadeus invitasse al suo festival. Un’infermiera sarebbe stata molto più gradita e più consona al momento, e avrebbe sicuramente rappresentato un esempio migliore di un cacciatore di alci”.

Il caso Insinna sui social

Intanto il “caso Insinna” si è spostato sui social. Con l’hashtag #iostoconflavioinsinna lanciato da Rita Dalla Chiesa a sostegno del presentatore e quello #iostoconlacaccia lanciato dal presidente nazionale di Federcaccia, Massimo Buconi.