Cacciatori in fila per il tesserino provvisorio, disagi e rabbia delle associazioni

Cacciatori in fila per il tesserino provvisorio, disagi e rabbia delle associazioni

Redazione

Cacciatori in fila per il tesserino provvisorio, disagi e rabbia delle associazioni

Mar, 29/09/2020 - 12:12

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Da questa mattina cacciatori in fila nelle sedi delle associazioni venatorie per avere il tesserino provvisorio per andare a caccia ad ottobre. Tesserini provvisori che la Regione ha consegnato lunedì alle associazioni venatorie. Che hanno due soli giorni di tempo per effettuare questa nuova consegna, almeno per chi vuole andare a caccia già giovedì.

Tanto che Federcaccia Perugia, nel comunicare ai propri associati la disponibilità dei tesserini provvisori, invita a presentarsi in base alle esigenze per la caccia: “Considerata l’elevata affluenza di persone – si legge sulla pagina Facebook dell’associazione – si invita a venire nella giornata di domani e mercoledì solo nel caso in cui si decida di andare a caccia giovedì (questo per evitare file ed assembramenti). Altrimenti potete venire da giovedì“.

Una vicenda che è stata oggetto anche di un’interrogazione in Consiglio regionale da parte del consigliere dem Bettarelli.

Tesserini, fogliettoni con micro caselle

Chi ha preso il tesserino provvisorio si è ritrovato questo fogliettone 40×30 cm. Dove una giornata di caccia è racchiusa in uno spazio di 7 cm. Lo scorso anno, con 12 cm per giornata di caccia, tanti erano stati i disagi e gli errori.

Il presidente regionale della Libera Caccia, Lando Loretoni, attacca: “Si tratta di un’altra umiliazione per i 23mila cacciatori umbri. Per compilare il tesserino ci vuole la lente di ingrandimento ogni volta che si abbatte una preda. E questo – accusa – con le guardie venatorie pronte a fare la multa per ogni piccolo problema legato alla compilazione di un simile tesserino venatorio“.

Il paradosso storni

Libera Caccia da tempo chiede una riforma del meccanismo delle guardie volontarie venatorie: “La Regione non ci ha ascoltato. Come per il regolamento dei cinghiali, le proposte sul Calendario venatorio, le deroghe. Con situazioni paradossali – evidenzia Loretoni – come quella sugli storni: ogni cacciatore può abbatterne 5 l’anno, mentre gli agricoltori possono sparare sempre a questi animali“.

I Calendari venatori

E a proposito si Calendari venatori, le associazioni venatorie stanno provvedendo a stamparseli da soli. Con ulteriori costi che si aggiungono ai disagi per questa consegna dei tesserini provvisori. La seconda in due mesi. La terza in questa tribolata stagione venatoria, sempre che entro ottobre venga stampato quello definitivo.

Rischi Covid

E con i rischi legati all’emergenza Covid, dato che i volontari presenti nei circoli sono costretti ad incontrare centinaia di associati in pochi giorni nelle rispettive sedi. Un pericolo, nonostante le precauzioni delle associazioni venatorie e degli stessi cacciatori.

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