Proteste dei cacciatori per il caos tesserini venatori. La Libera Caccia chiede che a questo punto i provvisori che dovranno essere riconsegnati valgano per tutta la stagione. Il presidente Lando Loretoni punta l’indice: “Burocrazia e politica stanno uccidendo la caccia”.
E la mancata consegna dei tesserini venatori diventa un caso politico. Con il consigliere regionale del Pd, Michele Bettarelli, che annuncia un’interrogazione. E denuncia: “Dopo mesi e molti annunci dell’assessore Roberto Morroni i cacciatori umbri hanno ancora tesserini provvisori. La Giunta regionale è sorda alle istanze delle associazioni venatorie”.
Caccia, ancora tesserini provvisori
Bettarelli vuol sapere quali siano le reali motivazioni che hanno portato ad un nuovo ritardo nell’emissione dei tesserini venatori definitivi che, a quanto pare, non arriveranno nelle mani dei cacciatori umbri (se va bene) prima di un mese.
Tanto che la Regione ha comunicato alle associazioni venatorie che lunedì invierà loro la copia del nuovo tesserino provvisorio per il mese di ottobre. Le stesse associazioni avranno poi 2 giorni di tempo per stamparli e consegnarli ai propri associati. Parliamo di una platea di circa 23mila cacciatori umbri.
Nell’interrogazione si chiede anche di avere tempi certi sulla consegna del tesserino annuale. “E speriamo proprio – ironizza Bettarelli – che questo accada prima della fine della stagione venatoria”.
L’Umbria, terra di cacciatori
“In una Regione che ha un rapporto ‘cacciatori- abitanti’ tra i più
alti d’Italia – prosegue Bettarelli – non possono essere accettati ritardi
e la totale precarietà mostrata in questi mesi nella gestione di un intero
settore. Dai calendari rimasti al palo per troppo tempo, ai continui rinvii
della caccia di selezione a causa del ritardo con cui la Regione ha trasmesso
ad Ispra il nuovo calendario venatorio, fino al caos tesserini con una colpa
imputata dall’assessore ad un ritardo della stamperia, ma ormai poco
credibile. Un mondo, quello della caccia, – conclude – che con correttezza e
regolarità si raffronta da sempre con l’istituzione regionale”.
Libera Caccia: il tesserino provvisorio valga per tutta la stagione
Caos tesserini, tante le proteste dei cacciatori umbri. E le telefonate all’Associazione Nazionale Libera Caccia dell’Umbria. Che ora chiede che il tesserino provvisorio che la Regione invierà lunedì 28 settembre alle associazioni venatorie valga per tutta la stagione. Il rischio, infatti, è che a fine ottobre le associazioni si trovino costrette a distribuire ancora un tesserino venatorio provvisorio per novembre qualora, quelli definitivi non fossero ancora pronti.
Loretoni: tre consegne, mai accaduto
La Libera Caccia dell’Umbria non entra nel merito dei problemi che hanno portato la tipografia vincitrice dell’appalto a non consegnare i tesserini venatori. Ma la Regione deve trovare una soluzione definitiva.
“Quello a cui stiamo assistendo – commenta sconcertato il presidente della Libera Caccia dell’Umbria, Lando Loretoni – non si era mai verificato. Se non ci saranno ulteriori brutte sorprese, le associazioni venatorie umbre si troveranno a dover effettuare tre consegne dei tesserini ai cacciatori associati”.
I disagi per i cacciatori e i Circoli
Circa 23mila cacciatori in Umbria. E solo due giorni a disposizione per consegnarli a chi vuole andare a caccia dal primo ottobre. “Cacciatori che in molti casi – lamenta Loretoni – vengono da lontano, dato che i Circoli delle associazioni venatorie non sono presenti in modo capillare in tutti i territori. Cosa sarebbe accaduto se alla distribuzione avessero dovuto provvedere i Comuni o la stessa Regione. E soprattutto – aggiunge – vorrei ricordare che i Circoli sono gestiti da volontari, che non percepiscono stipendio. E che hanno lavori da svolgere. Così come lavoratori che non hanno tempo da perdere sono molti cacciatori”.
Costi e sicurezza Covid
Tanti i disagi per i cacciatori umbri, dunque. E per le loro associazioni venatorie. Che tra l’altro, tra telefonate, copie dei tesserini da stampare e orari straordinari di apertura delle sedi, stanno andando incontro a costi aggiuntivi considerevoli.
E poi c’è il problema sicurezza legata al Covid: “La Consulta venatoria viene convocata in video conferenza per il rischio Covid – lamenta ancora il presidente della Libera Caccia, ma poi mandano ancora una volta centinaia di cacciatori nelle nostri sedi per ritirare materialmente i tesserini provvisori”.
Insomma, sono ancora i cacciatori a pagare le inefficienze della macchina pubblica.
“Burocrazia e politica contro la caccia”
“La burocrazia – attacca Loretoni – vuole uccidere la caccia. Così come, evidentemente, la politica, in Umbria. Facciamo appello alla Regione, in tutte le sue componenti, perché finalmente prenda in considerazione le esigenze dei cacciatori, vessati dal punto di vista economico e delle procedure.
“Regione sorda alle proteste Anlc”
Libera Caccia stigmatizza anche la scarsa attenzione della Regione nei confronti delle proposte avanzate dall’associazione sul Calendario venatorio. Come per le pre aperture, le deroghe, la caccia alla lepre, il regolamento sui cinghiali e sulle guardie volontarie. “Proposte – ricorda Loretoni – fatte nell’interesse di tutto il territorio. Eppure, neanche abbiano avuto modo di esporle alla Regione. Che poi ci impone decisioni assurde, come questa dell’ennesimo tesserino provvisorio”.