Bus elettrici da Castel del Piano a Fontivegge con 22 fermate: ecco come funzionerà il Brt

Bus elettrici da Castel del Piano a Fontivegge con 22 fermate: ecco come funzionerà il Brt

Redazione

Bus elettrici da Castel del Piano a Fontivegge con 22 fermate: ecco come funzionerà il Brt

Mar, 11/07/2023 - 09:12

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Fine lavori prevista per settembre 2024, poi un anno per i collaudi e l'effettiva entrata in servizio del Metrobus

Frequenza di bus elettrici anche di 10 minuti tra San Sisto e Fontivegge per il sistema Metrobus di Perugia (BRT; Bus Rapid Transit), che collegherà, con 22 fermate complessive, Castel del Piano alla stazione ferroviaria.

“Delle 22 fermate previste in totale – chiarisce la dirigente comunale Margherita Ambrosi – due saranno all’interno dell’area ospedaliera, cioè in prossimità dell’ingresso del pronto soccorso e all’altezza del Dipartimento di Medicina e chirurgia”.

I costi

L’opera è stata finanziata dal Next Generation EU (Misura M2C 4.2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza-Pnrr) per circa 86,7 milioni (inclusi i mezzi) più quasi 19,5 milioni dal Fondo Opere Indifferibili 2022.

I tempi

A breve è prevista la conferenza di servizi sul progetto definitivo. Sarà poi redatto quello esecutivo per consentire l’avvio dei lavori a ottobre. Tutte attività a carico del raggruppamento temporaneo di imprese con capofila Tecnostrade e del raggruppamento temporaneo di professionisti con capofila Rpa. In corso la procedura di acquisto dei 13 mezzi elettrici che saranno impiegati sulla linea.

Il fine lavori è previsto entro il 30 settembre 2024. Seguiranno la fase di collaudo e il pre-esercizio della linea, sicché è possibile prevedere l’avvio effettivo del servizio a settembre 2025.

“La fase esecutiva vedrà più cantieri in contemporanea con una forte attenzione al contenimento dei disagi, ad esempio attraverso l’esecuzione dei lavori prevalentemente in orario notturno e l’individuazione di percorsi alternativi”, ha concluso Ambrosi.

Le imprese

“La nostra è un’azienda storica del panorama perugino – spiega Carlo Carini, socio titolare di Tecnostrade srl, l’azienda capogruppo del raggruppamento temporaneo d’imprese che effettuerà i lavori per il Metrobus – ma non siamo soli. Infatti, lavoreremo spalla a spalla con importanti aziende edili del territorio umbro tra cui Calzoni spa, Spinelli e Mannocchi, Todini e il Consorzio Stabile Servizi Integrati con 11 delle imprese consorziate. Tutte imprese con cui abbiamo un rapporto di fiducia reciproca date le svariate collaborazioni che abbiamo portato avanti”. Un aspetto, questo, “importante per la buona realizzazione di un lavoro così complesso. La vera sfida qui riguarda i tempi di realizzazione dell’intero progetto. La data di scadenza dei lavori è prevista per il 30 settembre 2024 e sono già mesi che stiamo tutti lavorando alacremente per rispettarla”.

L’assessore Casaioli

L’assessore Cristiana Casaioli ricorda che “il Metrobus Perugia è l’innovazione più importante del Piano urbano della mobilità sostenibile di cui il Comune si è dotato nel 2019. Questo Piano si fonda sulla partecipazione: è proprio dal dialogo con i cittadini che è emerso l’obiettivo della riduzione del traffico veicolare, quel 70% di spostamenti che a Perugia avvengono con l’auto privata. Si è così scelto di riqualificare l’intero sistema di trasporto pubblico locale introducendo anche elementi innovativi come il sistema di Bus Rapid Transit. In vista dell’avvio dei lavori, vogliamo informare i cittadini su ciò che si sta facendo e fornire tutti gli elementi utili per favorire quel cambiamento culturale che resta fondamentale per cambiare il modo di vivere e spostarsi in città”.

Il sindaco Romizi

“Avvertiamo una grande responsabilità sia per essere stati beneficiari di risorse importanti sia per l’attestato di fiducia che così ci è arrivato da parte dell’Europa per il nostro progetto di trasporto rapido di massa – le parole sindaco Andrea Romizi -. Siamo partiti dall’obiettivo di superare un paradosso: il nostro Comune è tra quelli che più investono sul trasporto pubblico locale, ma siamo una delle città in cui meno si utilizza. Per questo nella scorsa consiliatura si scelse, anziché di apportare solo qualche correttivo, di fare anche scelte coraggiose tra cui c’è proprio il Metrobus, una soluzione da tempo praticata in Europa e sempre più adottata nel mondo da città con dimensioni simili alla nostra. Qui servirà un bacino di utenza di circa 40mila persone e si caratterizzerà per l’integrazione con altri sistemi trasportistici, tra cui il minimetrò, offrendo un’occasione di riqualificazione nelle zone attraversate. Abbiamo scommesso sull’affidabilità e sulla bellezza di un’infrastruttura che dovrà fornire un servizio anche in orario notturno per andare incontro alle esigenze di tutte le categorie: residenti, lavoratori, studenti. Ora auspichiamo che la partecipazione iniziata con il Pums prosegua anche nella fase di realizzazione dell’opera e che tutti i cittadini siano parte di questa sfida e la vivano da protagonisti”. 

Il sistema Metrobus Perugia

La linea del Metrobus Perugia è prevista dal Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Perugia, approvato nell’aprile del 2019, tra gli interventi ritenuti strategici per il miglioramento della mobilità in città.

Collegherà Castel del Piano, San Sisto, ospedale e Fontivegge con un percorso di circa 24,5 km (andata e ritorno). Ventidue le fermate comprese dal capolinea di via Fausto Luciani a Castel del Piano fino a quello in prossimità della stazione ferroviaria di Fontivegge. La linea, oltre a servire quartieri popolosi (Castel del Piano, San Sisto, Casenuove, Ponte della Pietra, via Settevalli, Bellocchio), tocca la zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte, quella commerciale di via Settevalli, l’Ospedale di Perugia (principale ospedale della regione), il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia, gli uffici di via Martiri dei Lager e, infine, la stazione ferroviaria di Fontivegge. Con questo progetto la stazione di Fontivegge rafforzerà la sua vocazione di nodo d’interscambio strategico dei trasporti della città di Perugia.

Il sistema impiega bus autosnodati di grandi dimensioni (lungo 18 metri) e di grande capacità (circa 130 posti) a pianale totalmente ribassato, totalmente elettrici che viaggiano per circa la metà del percorso in sede riservata e, per l’altra metà, in promiscuo con le auto. Il percorso è dotato di un sistema di semafori che agevola lo smaltimento delle code e dà la precedenza al Metrobus agli incroci e durante la reimmissione in carreggiata dopo una fermata, anche quando non viaggia su corsie riservate.

Metrobus è pensato per garantire intermodalità e connessione con gli altri mezzi di trasporto (treno, minimetrò, autobus, ma anche biciclette grazie alle velostazioni previste in alcune fermate strategiche della linea) e per ridurre l’uso dell’auto e l’inquinamento grazie ai mezzi utilizzati, a bassissimo impatto ambientale.

I numeri del progetto

Il percorso del Metrobus (andata e ritorno) è lungo 24,5 km; 22 le fermate per servire il territorio e per favorire l’intermodalità; 13 i mezzi elettrici che saranno impiegati (autosnodati a due casse, lunghi 18 metri e capacità di 130 passeggeri, con pianale integralmente ribassato a raso con i marciapiedi delle fermate e senza gradini all’interno). La popolazione residente servita lungo il percorso (entro 300 metri dall’asse della linea) è pari a circa 22mila cittadini, mentre 20mila sono i fruitori dei servizi medico-sanitari e universitari del polo di Santa Maria della Misericordia. La domanda giornaliera stimata è di 16.500 persone.

Le corsie preferenziali Metrobus hanno una lunghezza di 9,6 km (circa il 40% del tracciato andata e ritorno). Le velostazioni per il ricovero delle biciclette in corrispondenza delle fermate principali saranno sei.

La realizzazione del Metrobus Perugia prevede anche interventi di riqualificazione urbana, che consisteranno nel rifacimento di asfalto stradale, nella realizzazione di nuovi marciapiedi e di percorsi ciclabili per la connessione delle velostazioni alla rete ciclabile in corso di attuazione.

La campagna di comunicazione

La campagna di comunicazione si articolerà in due fasi, prima e durante la cantierizzazione dell’opera. Nella prima fase si punta soprattutto a informare su: evoluzione del progetto, finalità e risultati attesi, impatti attesi del cantiere, soluzioni di mitigazione, lavorazioni specifiche. Questi gli strumenti previsti: sito web, newsletter, canali social, infopoint nelle zone strategiche del cantiere, call center dedicato, materiale cartaceo distribuito, video del progetto e infografiche, comunicazione on site sui cantieri.

“Il logo scelto per il progetto Metrobus di Perugia – spiega Gabriella Poggi,  account director della agenzia Jack Blutharsky – mira a costruire un’identità integrata dei sistemi di mobilità cittadina. Si parte dal pittogramma di Minimetrò per arrivare a una soluzione che trasforma la M puntata in un sistema dinamico per comunicare i concetti di movimento e di collegamento tra le diverse zone della città”.

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