Questa mattina (venerdì 18 luglio), al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministro Dario Franceschini e il Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Bruno Corà, hanno annunciato le iniziative in programma per il Centenario della nascita di Alberto Burri, che ha avuto i suoi natali a Città di Castello il 12 marzo 1915. Il ricordo del maestro tifernate rivivrà non solo in Italia ma anche in sedi europee e perfino negli Stati Uniti.
Le iniziative – Su tutti spicca la grande esposizione al Guggenheim Museum di New York, che sarà anche riallestita in Germania e in Italia. Ovviamente non mancheranno le celebrazioni nella sua città di origine, tra cui un convegno di studi e un Summit internazionale degli Artisti; in Sicilia verrà restaurato e completato il Cretto di Gibellina e avrà luogo una mostra al Riso di Palermo; a Milano, nel Parco Sempione, sarà ricostruito il Teatro Continuo; sarà pubblicato un Catalogo Generale del Maestro e uscirà un film a lui dedicato. Sarà anche un’occasione di confronto e approfondimento tra Burri e altri due grandi maestri dell’Altotevere: Piero della Francesca e Luca Signorelli.
Città di Castello e “l’anno lungo” di Burri – Ai grandi appuntamenti già fissati andranno ad aggiungersi altre iniziative autonome, in Italia e all’estero. Fulcro di tutti gli appuntamenti sarà comunque Città di Castello, dove la Fondazione ha sede e dove il Museo, voluto dal maestro, conserva le sue opere di maggior rilievo. Momenti di approfondimento, attività didattiche, aperture straordinarie e altre proposte rivolte al territorio, ma anche al turismo culturale, sono previste da ora fino alla primavera del 2016. Sarà “l’anno lungo” di Alberto Burri.
“Collaboratori” – Le suddette iniziative, nate dalle menti della tifernate Fondazione Albizzini, prenderanno vita grazie alla collaborazione con i vari Enti locali, tra cui la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, partner italiani e internazionali, sotto la tutela del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Corà ha dichiarato che tutte le attività in programma “hanno lo scopo di far conoscere meglio l’opera e il contesto culturale entro cui Burri l’ha concepita e realizzata incidendo sull’arte contemporanea del XX secolo e oltre”.