Una curiosa coincidenza fa si che il fatto sia successo a Genova ,città di Beppe Grillo , ma la cosa va sicuramente raccontata proprio per lo stile adottato dal soggetto protagonista .
Per un chilometro ha guidato contromano, rischiando una decina di frontali con le vetture che stavano per imboccare il casello autostradale. Fermato da una pattuglia della polizia, invece della patente ha mostrato la tessera da deputato, scaduta da due anni. Dicono non sembrasse turbato più di tanto, anzi. “Hanno ragione”, ha detto serenamente Claudio Burlando – ex ministro dei Trasporti e già sindaco di Genova, fino al 2005 in Parlamento con i Ds, attuale presidente della Regione Liguria – indicando gli automobilisti fermi ai lati della carreggiata e sotto shock per lo spavento.
Gli agenti hanno calmato gli animi, preso nota del documento, telefonato in centrale. Poi lo hanno lasciato andare. Niente multa. E massima discrezione. I poliziotti qualche ora più tardi hanno sottoscritto una relazione di servizio, che forse avrebbe dovuto restare chiusa in un cassetto.
E' successo domenica scorsa. “Verso le ore 12,15 la pattuglia veniva inviata dal locale Centro Operativo Autostradale presso il casello di Genova-Aeroporto”, scrivono gli agenti. Poco prima la centrale ha raccolto le telefonate terrorizzate, infuriate di alcuni automobilisti. “Giunti sul posto venivamo avvicinati da tre persone”. Sono gli occupanti dell'ultima vettura che stava per essere centrata dalla macchina del Presidente. Al volante c'è un signore di 59 anni, con la figlia e il fidanzato di lei. “Asserivano di essersi trovati l'autovettura Mitsubishi Space Runner , procedere contromano
Raccontano i tre di essersi avvicinati furibondi alla macchina per prendersela con il guidatore. E che quello restava chiuso all'interno dell'abitacolo, ignorandoli, il telefonino incollato all'orecchio.
Ma chi è l'automobilista? “Alla guida della Mitsubishi si trovava tale Burlando Claudio, nato a Genova il 27.04.1954, identificato mediante tessera della Camera dei Deputati numero 938…”. Precisano gli agenti: “Quest'ultimo ammetteva quanto sostenuto dagli utenti senza dare un giustificato motivo alla manovra effettuata”. E in coda alla relazione: “La pattuglia, non avendo comunque accertato l'infrazione in oggetto, si asteneva dal contestare alcun tipo di sanzione, limitandosi ad informare il comandante telefonicamente e a redigere la presente”.
Ora a chiusura della simpatica vicenda , mancava solo il classico “ lei non sa chi sono io …” che fortunatamente l’ex deputato Burlando si è risparmiato viste le facce inferocite dei possibili obiettivi della sua Mitsubishi.
E dire che questa delle infrazioni stradali è sempre stata la macchietta classica cinematografica per denunciare un certo malcostume degli uomini di potere.
Impareggiabile quella di Sordi e DeSica nel film “ Il Vigile”.
Solo che in quel caso la multa Sordi la faceva sul serio!
Certo che ha proprio ragione Grillo quando in una delle sue tante dichiarazioni di questi giorni afferma “ che fanno tutto da soli ….”.
carvan