Compleanno d’eccezione. Chissà se Mark Zuckerberg oggi sulla torta per i festeggiamenti della sua “creatura” metterà le nove candeline che ricordano il giorno della nascita di Facebook, oppure, se ci vorrà una torta da record per contenere un altro dato da guinnes: il miliardo di iscritti che conta in tutto il mondo.
La nascita. Era il 4 febbraio 2004 quando “thefacebook.com” (questo il suo primo nome), vide il suo primo click. Nove anni dopo, Facebook è il social da un miliardo di utenti che parlano decine di lingue, con un valore teorico di più di cento miliardi di dollari ed è quotato al Nasdaq. Una storia già stata raccontata in un film (The Social Netwoork di David Fincher) arrivato agli Oscar.
Il social come una piazza. E’ l’agorà del terzo millennio, il sito, inizialmente pensato solo per mettere in relazione gli studenti dei college americani, poi è diventato un nuovo standard delle relazioni virtuali dove incontrarsi, fare conoscenza, chiacchierare, discutere, esprimere i propri gusti e apprezzamenti, informarsi, darsi appuntamento.
La vita degli altri e la propria infelicità. Eppure secondo molti, il social è anche una vetrina, un mondo dove far apparire la propria vita, più interessante e più “invidiabile” rispetto a quello che è in realtà. È l'ennesima ricerca sugli effetti, veri o presunti, di Facebook sui suoi utenti più fedeli. Le conclusioni è che questi sono condannati a soffrire di invidia, scorrendo le pagine dei proprio amici o contatti. Lo dice uno studio promosso da Peter Buxmann dell'Università di Darmstadt e Hanna Krasnova dell'Università Humboldt , secondo cui la maggioranza degli utenti di Facebook che raccolgono quotidianamente notizie sulla vita di amici e conoscenti on line provano una costante sensazione di invidia aumentata dal fatto che la maggioranza dei profili di Facebook è costruita in modo da amplificare, e spesso fingere, la felicità personale.
Cifre da capogiro. Il fatturato di Facebook aumenta a vista d'occhio. Un impero quello di Zuckerberg che negli ultimi tre mesi, infatti, ha registrato 680 milioni di utenti connessi tramite smartphone e tablet, cosa mai successa prima. Un fatturato che nel 2012 si è chiuso con un aumento di 1,5 miliardi di dollari, ovvero il 40% in più rispetto al 2011. Tenendo in considerazione i quattro trimestri dell'anno fiscale, gli introiti di Facebook sono stati di oltre 5 miliardi di dollari contro i 3,7 raggiunti nell'anno precedente. La maggior parte di questi provengono dalla pubblicità (84% circa), a conferma del fatto che il settore pubblicitario rimane il fattore trascinante per eccellenza in termini di guadagni.