“Tutto è bene quel che finisce bene”. Così i titolari ed eredi del laboratorio ceramico di buccheri “Antonio Rossi” hanno annunciato l’insperato ritorno della loro bottega nella storica sede di via Savelli della Porta, nel pieno centro storico di Gubbio.
La famiglia Rossi infatti, a metà novembre, aveva dovuto lasciare i locali di proprietà comunale dopo oltre 50 anni di attività poiché – scaduta la convenzione con l’Ente per la loro concessione – questi erano stati riassegnati tramite un bando di gara pubblica ad un altro soggetto (del settore alimentare) che aveva fatto un’offerta più vantaggiosa rispetto a quella degli storici artigiani eugubini (arrivati secondi in graduatoria).
La vicenda aveva suscitato grande indignazione tra i cittadini, ormai affezionati a questa storica bottega del civico 1 di via Savelli, diventata vero e proprio punto di riferimento per questa particolare forma d’arte tradizionale e tipica della Città dei Ceri. In questi giorni, però, tutto è tornato come prima. L’aggiudicatario della gara pubblica – “grazie ad un gesto di grande generosità” riferiscono i Rossi – ha rinunciato alla concessione dei locali riconsegnandoli di fatto agli storici occupanti.
La storia, dunque, continua, con i buccheri che tornano “a casa” nel mitico laboratorio ceramico in cima alla salita di San Giuseppe. Ovviamente euforica e felice la famiglia Rossi, che ha aggiunto: “Il nostro negozio continuerà ad essere la storica bottega di Via Savelli della Porta. Ringraziamo tutti per la vicinanza dimostrata, che ci ha fatto comprendere ancora meglio l’importanza del mestiere che svolgiamo”.