E' già arrivato nella casa materna di Foligno, Andrea Di Nucci, il ventenne spoletino detenuto fino ad oggi in regime di isolamento nel carcere di Capanne a seguito degli arresti operati nell'ambito dell'operazione Brushwood. Il Tribunale di Perugia gli ha concesso gli arresti domiciliari. Con lui ci sono i suoi legali, il professor Giovanni Cerquetti e l'avvocato Andrea Moroni, che hanno dimostrato le loro ragioni davanti al Tribunale dell'Appello di Perugia.
“Per le motivazioni occorrerà attendere un paio di settimane – dice a Tuttoggi.info il professor Cerquetti – ma mi sembra evidente che i giudici di Perugia hanno riconosciuto una attenuazione delle responsabilità fin qui attribuite ad Andrea. Non c'è dunque pericolo di reiterare i reati, nè pericolo di fuga”. La svolta nella vicenda giudiziaria di Di Nucci, ma a questo punto si spera anche per Michele Fabiani, è nelle indagini difensive condotte dagli avvocati che hanno dimostrato come i 'famosi' 3.000 euro di prestito fatti da Andrea a Michele, non erano un 'messaggio cifrato' (gli inquirenti sostennero che la frase della consegna dei 'soldi' serviva invece a confermare l'invio dei due proiettili alla Lorenzetti) ma un vero e proprio passaggio di soldi. O meglio di assegni. Falsi, ma pur sempre assegni, il cui ammontare quadra con la somma indicata nella telefonata intercettata dalle forze dell'ordine. “E' vero – conferma Cerquetti – siamo risaliti a chi ha emesso quegli assegni e abbiamo diverse testimonianze che sono state portate all'attenzione dei magistrati dell'Appello. Voglio infine ringraziare i carabinieri di Foligno che hanno provveduto ad accompagnare Andrea nella casa materna facendo fronte con tempestività e attenzione alle disposizioni impartite dai giudici”.
La notizia sta facendo il giro della città del festival. “Sono molto contento per Andrea – dice l'avvocato Carmelo Parente, codifensore con Trupiano di Michele Fabiani – anche sotto il profilo umano. Confido che anche il nostro assistito possa ora usufruire di tale regime e far ritorno fra i propri cari”.
Articolo correlato
Michele Fabiani “Stavo peggio al Carcere di Capanne” (clicca qui)