La Sicilia continua a bruciare e l’area di Palermo, al momento, è quella che desta maggiore preoccupazione, anche per l’effetto dello Scirocco che, in queste ore, sta alimentando le fiamme e consente al fronte del fuoco di avanzare sempre più minacciosamente alle zone abitate. Almeno tre persone sono morte carbonizzate: feriti anche Vigili del Fuoco e operai forestali, impegnati nel contenimento degli incendi che hanno costretto anche all’evacuazione del padiglione B dell’ospedale Cervello. Le fiamme che si sono sviluppate nel Palermitano sopra Cinisi, sono arrivate fino allo scalo aereo di Punta Raisi: l’aeroporto “Falcone-Borsellino” è rimasto chiuso fino alle 11 di ieri, 25 luglio. Lambita dalle fiamme anche l’autostrada Palermo-Mazara Del Vallo, chiusi gli svincoli di Villagrazia di Carini e Cinisi. Riaperta a Villabate l’autostrada Palermo-Catania fra Buonfornello e Scillato ancora chiusa in direzione Catania.
Anche a Catania la situazione è drammatica: mancano acqua, elettricità e, in alcune zone, il fronte del fuoco è fuori controllo. Sono decine gli incendi divampati in queste ore e gli uomini a disposizione della Regione non sono sufficienti a coprire le richieste di intervento. Alle ore 15,30 di ieri, 25 luglio, su disposizione del CON (Centro Operativo Nazionale), 9 persone del comando di Terni, in configurazione MO-AIB (Modulo Antincendi Boschivo) è dunque partito con destinazione Catania. Le indicazioni che si hanno al momento sono quelle di arrivare e mettersi a disposizione del comando siciliano il quale provvederà a dislocare la squadra ternana su uno dei numerosi incendi che stanno interessando la provincia etnea.