Sabato alle 18 al Rigamonti Brescia e Perugia si affrontano per continuare a sognare la serie A. Gara unica, per conquistarsi il diritto di sfidare il Monza in semifinale playoff. Le Rondinelle, in virtù del quinto posto conquistato, oltre al fattore campo hanno un altro vantaggio: in caso di parità, anche ai supplementari, passerebbero il turno, senza calciare i rigori.
I numeri delle due squadre, nonostante i 6 punti di distacco alla fine della stagione regolare, parlano di un grande equilibrio. E non soltanto per i risultati delle due gare in campionato. Con la vittoria dei Grifoni al Curi e quella delle Rondinelle al Rigamonti, in rimonta per 2-1, maturata in un finale rocambolesco, segnato anche da roventi polemiche da parte dei biancorossi per alcune decisioni arbitrali.
A segno per il Perugia, in entrabe le sfidem il centravanti Manuel De Luca. All’andata il suo rigore diede i 3 punti al Grifo. Al ritorno di testa portò in vantaggio il Perugia, che due minuti dopo alla mezz’ora, si è ritrovato con un uomo in meno per il rosso rimediato da Ferrarini. Nel finale, in 4 minuti, l’uno-due di Bianchi e Palacio per la vittoria delle Rondinelle.
Una vittoria per parte, dunque. Ma soprattutto tanto equilibrio se si confronta il cammino del Brescia in casa e quello del Perugia in trasferta. Il Brescia ha stentato tra le mura amiche, dove ha conquistato 32 dei suoi 66 punti, frutto di 8 vittorio, 8 pareggio e 3 sconfitte.
Il Perugia di Alvini si è invece dimostrato corsaro, con 32 punti (su 58) conquistati lontano dal Curi, frutto di 8 vittorio, 8 pareggi e 3 sconfitte.
Sia il Brescia che il Perugia hanno mantenuto per 14 volte la porta inviolata. Il Perugia, con 32 reti subite, ha la seconda miglior difesa del campionato. Il Brescia ne ha incassati 35.
Il pareggio, però, non basta al Perugia. Che deve cercare la vittoria. E i gol fatti sono stati la nota dolente di questo Grifo, per il resto da applausi: 40 le reti fatte, quasi al livello delle squadre impegnate nei playout.
Un apporto potrà arrivare da Marco Olivieri, scuola Juventus, prelevato a gennaio da Lecce. E dal trequartista D’Urso, poco impiegato anche per qualche problema fisico, ma decisivo nella sfida contro il Pisa nell’assist per il gol vittoria di Ferrarini.
In pachina il Brescia ha però più soluzioni. A cominciare da Bianchi, che cambiò la sfida vinta in rimonta dal Brescia. Gli uomini del Brescia entrati dalla panchina sono andati in rete ben 11 volte.