Il presidente del consiglio regionale umbro Eros Brega ha sospeso stamattina il suo vicepresidente Orfeo Goracci, come disposto dal regolamento consiliare, “prendendo atto” dell'arresto dell'ex sindaco eugubino, mentre i consiglieri Pdl Andrea Lignani Marchesani e Alfredo De Sio hanno firmato le proprie dimissioni dai rispettivi incarichi di vicepresidente e consigliere segretario.
A un giorno di distanza dagli arresti shock del consigliere regionale e di altre otto persone, il consiglio regionale ha mosso il suo primo atto formale nella vicenda. Il presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Eros Brega, con proprio atto firmato stamani, “prende atto” che con l'ordinanza del Gip del Tribunale di Perugia è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare nei confronti del consigliere regionale Orfeo Goracci, determinandone “la sospensione di diritto dalla carica di consigliere, ai sensi del comma 4-bis, dell'articolo 15 della legge ‘55/’90”.
Nell’atto del presidente, controfirmato anche dal segretario generale, Franco Todini, si precisa che “l’articolo 15 della norma nazionale, nel disporre la sospensione di diritto dalla carica di consigliere regionale a seguito dell'applicazione della misura della custodia cautelare stabilisce che: ‘Nel periodo di sospensione i soggetti sospesi non sono computati al fine della verifica del numero legale, né per la determinazione di qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata’”. La decisione del presidente del Consiglio regionale è stata comunicata a tutti i consiglieri regionali e ai Presidenti degli organi consiliari, “al fine di assicurare l'ordinario e corretto svolgimento delle attività istituzionali”.
Dimissioni – Hanno invece il significato di un atto di protesta le dimissioni dei due consiglieri Andrea Lignani Marchesani e Alfredo De Sio dai propri incarichi di Vice Presidente e Segretario dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, motivate in un comunicato del gruppo Pdl con il “fine di imporre una riflessione politica alla maggioranza sulla situazione che coinvolge troppi esponenti del Consiglio Regionale in inchieste giudiziarie”.
“Oggi davanti alla opinione pubblica umbra, sconcertata dai fatti che dall'inizio della legislatura stanno scoppiando ovunque e hanno coinvolto esponenti di primo piano di tutti i partiti della maggioranza, non si può continuare nel pietoso giochino dello scaricare le responsabilità solo sulle persone coinvolte nel tentativo di dimostrare che si tratta solo di qualche mela marcia. Noi al contrario pensiamo che tutte queste vicende mettano in evidenza che siamo difronte ad un vero e proprio sistema che da Foligno a Gubbio, da Terni a Perugia, funziona più o meno allo stesso modo e il suo tratto distintivo è che si usano le Istituzioni come se fossero “cosa propria” portando all'interno delle stesse la guerra per bande che esiste nel partito e nella coalizione”, ha scritto il gruppo consiliare di opposizione nel comunicato.
Iniziati gli interrogatori di garanzia – Sono in corso intanto tra oggi e domani gli interrogatori di garanzia a Orfeo Goracci e agli altri nove indagati. Il Giudice per le indagini preliminari Carla Giangamboni sentirà oggi i quattro che si trovano ai domiciliari e entro domani i cinque che si trovano in custodia cautelare a Capanne. Al momento né per l'ex sindaco di Gubbio né per gli altri indagati è stato possibile sentire i propri difensori. (fda)