E’ stato presentato lunedì 20 settembre il progetto di Breast Unit per la chirurgia oncologica e ricostruttiva della mammella portato avanti dal dottor Aldo Tracchegiani, capolista del partito Cambiamo.
L’idea è stata illustrata durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato, oltre a Tracchegiani, il candidato a sindaco Paolo Imbriani ed il senatore di Cambiamo Massimo Berutti.
“Il nostro obiettivo – spiega Aldo Tracchegiani – è quello di creare una Breast Unit unica tra Usl 1e Usl 2 con lo stesso personale che, collegato allo screening che fanno le nostre Usl e non le aziende di Perugia e Terni, potrebbe garantire un trattamento omogeneo di altissimo livello con collegamento in rete con tutti i distretti territoriali della regione. Per esempio un ternano operato a Spoleto potrà essere medicato nei poliambulatori della nostra Usl 2 dentro la città di Terni. La qualità erogata e percepita dai pazienti farebbe aumentare esponenzialmente la nostra attività”.
In un immediato futuro, visto che la chirurgia mammaria è a basso impatto tecnologico e ruba spazio operatorio nelle sale di Perugia e Terni, i colleghi di quelle sedi potrebbero venire a fare la loro attività a Spoleto e Città di Castello. Quindi una mega Breast Unit regionale con sedi a Spoleto e Città di Castello, con la stessa equipe medica che uniforma le prestazioni e le distribuisce in una rete territoriale per medicazioni e controlli in strutture pubbliche vicine all’abitazione delle pazienti.
Le sale a Spoleto potrebbero essere occupate tutti i giorni, 2 sale operatorie per la componente oncologica e ricostruttiva mammaria. Questa attività potrebbe essere fatta in regime di week surgery. Il resto delle sale dedicate, una tutti i giorni alla chirurgia ricostruttiva, una al robot e una alla chirurgia generale, – conclude il dottor Aldo Tracchegiani – porterebbero ad una esplosione di attività”.