Sottufficiali ed Agenti del Comando Stazione di Terni del Corpo Forestale dello Stato durante una operazione antibracconaggio, nella serata di sabato scorso, 2 aprile, nel comune di Terni nella zona tra Villa Palma, via Casagrande e Strada del Cerqueto, a ridosso di una superficie boscata hanno notato strani movimenti nella corte di una abitazione dando corso ad una perquisizione. Si è così scoperto che nei locali controllati era in corso la scuoiatura e l’eviscerazione di un cinghiale abbattuto da poco.
Gli accertamenti hanno per messo di capire che l’animale era stato abbattuto nel terreno adiacente l’abitazione perquisita, utilizzando come mezzo di caccia una potente balestra armata da freccia con punta di acciaio acuminata ed estremamente affilata che aveva completamente trapassato il cinghiale.
Il personale della forestale ha proceduto a denunciare a piede libero il responsabile per esercizio di caccia in epoca di divieto generale e con l’ausilio di mezzi di caccia vietati, L’uomo ora rischia la pena dell’arresto da tre mesi a un anno e l’ammenda da € 929 a € 4.131 oltre ad una incriminazione per furto venatorio ai danni dello Stato in quanto privo di licenza da caccia , secondo le ultime sentenze della Corte di Cassazione. L’animale ed i mezzi di caccia utilizzati sono stati posti sotto sequestro.
La zona dove si è verificato l’accaduto è sita nella prima periferia della città di Terni a ridosso del raccordo autostradale Terni-Orte , area estremamente antropizzata con presenza di numerose abitazioni sia singole che a schiera dove in un terreno incolto adiacente si è insediato da diverso tempo un gruppo di cinghiali che lo utilizza come rifugio. Questa presenza ha destato preoccupazione tra la popolazione del posto che ha inoltrato esposti e segnalazioni affinchè potesse risolversi il problema degli animali che girovagavano abitualmente tra i vari giardini .
E’ possibile, a questo punto, che la permanenza degli animali in zona fosse dovuta anche alla pratica del foraggiamento con mais praticata dai bracconieri al fine di indurre i cinghiali a dimorare in aree dove poi possono essere più facilmente abbattuti .