di Fabio Muzzi
È stata inaugurata questa mattina, in via Louviere n. 1, la nuova sede della CISL di Foligno. Ospite d’eccezione il segretario generale Raffaele Bonanni, per l’evento a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di Foligno Mismetti e il Vescovo Mons. Gualtiero Sigismondi, oltre, naturalmente, ad un gran numero di iscritti al sindacato. Dopo la benedizione del Vescovo e l’immancabile taglio del nastro da parte del segretario generale, la conferenza di presentazione è stata aperta dal segretario regionale CISL Umbria, Ulderico Sbarra. Questi ha evidenziato come “l’Umbria ha bisogno di un grande impegno e sforzo, deve uscire da una visione tranquilla e protetta al riparo della spesa pubblica per confrontarsi su un nuovo modello economico che sappia rimettere al centro la produzione e il lavoro. In particolare quello legato ai motori autonomi dello sviluppo: manifattura, industria e filiera del turismo”.
Il Vescovo Sigismondi ha poi preso la parola ricordando che nell’etimologia della parola crisi vi è anche il concetto di separazione che non deve però essere inteso come divisione, ma come opportunità per discernere il bene dal male, identificando il secondo per scegliere il primo e ripartire condividendo.
Nelle parole del sindaco di Foligno – oltre ai migliori auspici in quanto l’inaugurazione deve rappresentare principalmente un segno di fiducia in questo momento così delicato – anche una critica all’attuale governo Monti che “all’inizio del suo mandato aveva dato speranza con le tre parole che avrebbero contraddistinto il suo operato: rigore, equità e crescita; attualmente si è visto solo rigore. È giusto chiedere sacrifici, ma è altrettanto giusto dare nuove prospettive.”
Dal canto suo, il segretario generale CISL Foligno, Pierpaola Pierantozzi, ha ringraziato tutti gli iscritti al sindacato grazie ai quali è stato possibile pensare questa nuova sede “più moderna, accogliente e adeguata ai tempi. La nuova sede dovrà costituire un centro propulsivo dell’attività politico-sindacale del territorio, un luogo in cui cercare azioni e risposte in un momento caratterizzato da una profonda sofferenza sociale che coglie e travolge tutti, riducendo drasticamente il livello di vita. Abbiamo crisi in tutti i settori produttivi – ha proseguito la Pietrantozzi – dal manifatturiero all’edilizia, al commercio. La crisi umbra non è solo la Merloni, ma anche tutte le imprese di medio-piccole dimensioni che quotidianamente si trovano ad affrontare situazioni critiche in un assordante silenzio.”
La conclusione della conferenza è stata affidata al segretario generale Bonanni, il quale ha sottolineato che “quando si inaugura si scommette sul futuro. Il guaio della società italiana è la mancanza di volontà di scommettere, oggi, invece, testimoniamo come vi sia ancora volontà. Il sindacato costituisce il luogo massimo per la condivisione e il tutto è possibile solo grazie ai lavoratori, gli unici a contribuire materialmente al sostentamento di queste organizzazioni. Per il futuro è necessaria una grande collaborazione tra tutti: affinchè i giovani possano trovare nuove prospettive occupazionali c’è bisogno di cambiare un sistema immobile da 20 anni, occorre una buona e nuova economia, tasse più basse, servizi e infrastrutture efficienti, un valido sistema d’istruzione, tenere lontane le mafie e molto altro ancora. Per arrivare a questo, è fondamentale dunque la concertazione. Questa sede dovrà costituire per gli abitanti del territorio uno dei luoghi principali di condivisione da cui partire per un rilancio”.